02 Agosto 2023
Sta facendo discutere in Canada la storia di Lois Cardinal, uomo biologico transessuale che è in questi giorni salito agli onori delle cronache per un suo post nel quale condanna duramente le istituzioni del Paese nord americano, in particolare il sistema sanitario, ree di aver rigettato la sua richiesta di eutanasia. Cardinal avrebbe infatti fatto richiesta per essere soppresso seguito dell'operazione subita per la costruzione artificiale di una vagina, a margine della quale ha cominciato a sentire forti dolori a livello inguinale, fattisi via via sempre più insopportabili, tanto da fargli considerare la morte per mano dello stato.
In un post sui suoi social media, Cardinal (che si auto definisce letteralmente "sterilized First Nations post-op transexual") ha ammesso che il pentimento amaro per la transizione medica l'ha condotto a fare richiesta per un'iniezione letale in gennaio. Cardinal, 35enne che vive nei pressi della riserva di S. Paul, nei pressi di Alberta, ha anche postato la propria scheda medica, a detta di varie testate locali, tra cui il Daily Mail, "per portare l'attenzione pubblica sull'ideologia gender radicale. Il suo caso svela i pericoli del sistema sanitario canadese ultra liberale, uno dei più permissivi al mondo, sia per quanto riguarda l'eutanasia che per le operazioni di affermazione del genere".
Grande la disperazione di Cardinal: "Il dolore quotidiano è diventato un fardello psicologico troppo pesante. Se non sono in grado di accedere a cure mediche adeguate, non voglio più vivere". L'operazione di vaginoplastica (che prevede l'amputazione di pene e testicoli e lo "scavo" dell'inguine atto a mimare una sorta di vagina) ha avuto luogo nel 2009, ma quasi fin da subito aveva incontrato diverse complicazioni, continuate per i 14 anni successivi. In questo periodo, tra l'altro, Cardinal è stata costretta a subire ripetute e continue procedure di correzione: operazioni standard per quanti subiscono una vaginoplastica, necessarie ad impedire che il cavo artificiale, dall'organismo riconosciuto come una ferita, si rimargini.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia