24 Luglio 2023
Fonte: @RubenAirini, Twitter
In Grecia continuano gli incendi su numerose isole, in particolare Rodi e Corfù. Solo qui gli evacuati sono quasi 40mila, con centinaia di Vigili del Fuoco e militari da giorni impegnati a cercare di contenere le fiamme.
Sono ormai più di 80 i roghi sparsi che da diverse ore devastano l’isola mediterranea di Corfù. A partire da ieri, domenica 23 luglio, sono state evacuate almeno 2500 persone, riportano le autorità, principalmente dall’area settentrionale dell’isola, al momento la più colpita. La guardia costiera greca riporta che proprio in questo settore sono 17 i villaggi dai quali è stato imposto l’abbandono per motivi di sicurezza, villaggi frequentati principalmente da turisti, in particolar modo inglesi. Nella spiaggia nord orientale di Nissaki, ad esempio, è stato necessario un intervento d’emergenza via mare per portare in salvo 59 persone che qui si erano riparate. Per l’operazione è stato necessario affidarsi anche ad imbarcazioni civili. Yannis Artopios, portavoce del reparto dei Vigili del Fuoco di Corfù, ha comunque rassicurato l’opinione pubblica sul fatto che, finora, nessun centro abitato sia stato raggiunto dalle fiamme e non si registrino incendi a case o hotel.
Non ci sono ancora molte informazioni riguardo le cause degli incendi iniziati a scoppiare nella notte di domenica, ma il sindaco dell’isola, Giorgos Mahimaris, riferendosi in particolare al rogo principale, quello del Monte Pantokratoros, ha detto: “È stato un incendio doloso”. Non si ferma nel frattempo il lavoro dei Vigili del Fuoco, da alcune ore integrati nel loro lavoro di contenimento delle fiamme anche da elicotteri ed aerei, secondo quanto riportato dal giornale Ekathimerini non entrati prima in servizio a causa dell’assenza di strumentazione ottica per il volo notturno.
Continua intanto a bruciare anche l’isola di Rodi, interessata da ormai una settimana di fiamme. Secondo le autorità sarebbero ad oggi almeno 30mila le persone da qui evacuate, in quella che i media greci hanno definito “la più grande evacuazione nella storia del Paese dal dopoguerra ad oggi”. Nei numerosi video che circolano sui social, scene apocalittiche di centinaia, a volte migliaia, di persone, incolonnate sotto un cielo coperto di fumo rosso mentre marciano in direzione delle spiagge, dove le attendono decine di barche che le porteranno in salvo.
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