05 Dicembre 2022
Se non aveste quanto sia grave la crisi energetica che l'Europa sta attraversando, tenete a mente che intere regioni francesi potrebbero subire blackout programmati al fine di risparmiare elettricità per i servizi essenziali. Un quadro catastrofico che fa capire quanto siamo messi male: la Francia è in questa situazione, a quanto pare, perché "metà delle centrali nucleari sono in riparazione", segno che il nucleare non è comunque la panacea energetica che alcuni speravano. Polemiche dall'opposizione, soprattutto Marine Le Pen che parla di "situazione da terzo mondo".
Dunque, sospendere il servizio per tranche da due ore in modo da arrivare alla agognata riduzione del 10% dei consumi elettrici previsti dalla "sobrietà energetica" di Macron. Per fortuna, ci sarà un sito attraverso cui controllare quali città e regioni siano interessati: i tagli avverranno con ogni probabilità nelle ore di punta.
Verrà ridotto anche il numero di corse dei treni, a causa del rischio che "il treno si fermi a metà viaggio" a causa dell'assenza di energia.
I francesi sono messi veramente così male? A quanto pare, decisamente sì. Il rischio è quello di lasciare l'intera Francia al buio: "Necessario che la produzione sia sempre pari al consumo. E se così non fosse, tutto potrebbe andare in tilt. Questo è ciò che chiamiamo un gigantesco guasto o un blackout generale. Ed è evidente che l'obiettivo è evitare questo tipo di problema." Parola di Catherine Lescure, direttrice della comunicazione della società Enedis, tra le più importanti d'Oltralpe: se la Francia non lascia le sue città e regioni al buio a rotazione, potrebbe rischiare di andare completamente al collasso, vedendo ospedali, trasporti e tutti i servizi interrotti completamente per tutto il paese.
Il razionamento, dunque, come alternativa al collasso. Certo, quasi incredibile dirlo: come può immaginarsi un europeo contemporaneo di non avere accesso ad acqua calda, internet, TV e persino riscaldamento per diverse ore? In tempi di guerra, bisogna abituarsi a tutto. Intanto ricordiamo ai nostri lettori dalla Francia a stare attenti a cosa mettono in frigo.
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