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Midterm Usa, il repubblicano DeSantis si conferma in Florida e si prepara a sfidare Trump alle primarie

Il vantaggio sul democratico Crist è del 20%, ma le ambizioni del governatore potrebbero andare oltre: sino alla Casa Bianca passando per le primarie

09 Novembre 2022

Midterm Usa, il repubblicano DeSantis si conferma in Florida e si prepara a sfidare Trump alle primarie

È il volto nuovo del partito repubblicano. Un tipo sveglio che ha imparato dal maestro, Donald Trump, e che ora si prepara a sfidarlo alle primarie in vista delle presidenziali degli Usa del 2024. La corsa alla Casa Bianca, per i repubblicani, inizia ora, dopo che Ron DeSantis è stato confermato governatore della Florida con un plebiscito in concomitanza con le elezioni del miderm. I media americani hanno dichiarato la vittoria di DeSantis subito dopo la chiusura delle urne: il vantaggio sul democratico Charlie Crist è del 20%. Un abisso. E un risultato che per DeSantis, 44 anni, va oltre la Florida e si allarga a tutti gli Stati Uniti.

Midterm Usa, il repubblicano DeSantis si conferma in Florida e si prepara a sfidare Trump alle primarie

Trump, a DeSantis, ha dedicato uno dei suoi celebri giochi di parole dispregiativi (l’ha chiamato “Ron De-Sanctimonious” per dargli del moralista e bigotto). Ma il curriculum del governatore della Florida è di prim’ordine: italoamericano di origini irpine, laurea conseguita tra Harvard e Yale, ex atleta ed ex militare, si mise in luce a livello nazionale nel 2019, all’indomani dell’insediamento, quando c’era da far fronte ai danni provocati dall’uragano Michael e lui si tolse giacca e cravatta per infilarsi la giacca a vento con il simbolo dello Stato, atteggiamento che piacque molto all’opinione pubblica. Al suo fianco c’era l’affascinante moglie Casey, ex conduttrice televisiva.

Midterm Usa, il repubblicano DeSantis si conferma in Florida e si prepara a sfidare Trump alle primarie

Poi arriva il Covid e DeSantis si mette in luce di nuovo con una risposta poco ortodossa alla pandemia che l’ha reso un eroe per i conservatori. Da allora, ha sfruttato una combinazione di astuzia e ricerca calcolata del nemico (una volta gli stranieri, un’altra le elite, un’altra ancora i media liberal) per diventare l’uomo del momento di populisti e sovranisti d’Oltreoceano. Scontato, nell’orbita di DeSantis e dintorni, che cercherà la candidatura repubblicana alla presidenza nel 2024. Per questo Trump lo teme. Per questo lo attacca come fosse un rivale nonostante dica di averlo cresciuto. “Abbiamo rispettato le promesse, agito in base al principio legge e ordine, protetto i diritti dei genitori a scuola, respinto l’ideologia dem”, ha spiegato DeSantis nella notte. “Abbiamo riscritto la mappa politica”, ha aggiunto mentre i suoi sostenitori urlavano “altri quattro anni”. Quattro anni che potrebbero diventare due se il governatore della Florida decidesse di correre per le primarie repubblicane e se riuscisse ad arrivare alla Casa Bianca.

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