31 Agosto 2022
Cina (Pixabay)
Dopo le ultime due chiusure e riaperture, la Cina torna in lockdown, tentando di raggiungere il traguardo del contagio zero, che aveva proclamato nel luglio 2020.
La Cina ha riportato 1.717 casi di trasmissione locale nella giornata di martedì 30 agosto, 52 dei quali nella provincia di Liaoning, dove si trova Dalian. La provincia del Sichuan è quella col maggior numero di casi, ma nel capoluogo del distretto Chengdu, la maggioranza era asintomatica. La politica della tolleranza zero per il Covid, che la Cina continua a seguire, ha contribuito a frenare l'economia. Secondo Capital Economics, 41 città, responsabili del 32% del Pil cinese, sono attualmente coinvolte nella stretta anti-Covid, il numero più alto da aprile.
Il governo ha messo di nuovo milioni di persone in lockdown per contenere gli ultimi focolai di Covid-19, colpendo città industriali come Shenzhen, Guangzhou, Dalian, Chengdu e Shijiazhuang. A Dalian, nel Liaoning, il blocco ha colpito circa la metà dei suoi 6 milioni di residenti per una durata di 5 giorni. A Shenzhen, nel Guangdong, almeno 4 distretti con circa 9 milioni di residenti sono stati interessati dall'ordine di chiusura.
Secondo Capitale Economics sono 41 le città cinesi che producono il 32% del PIL è attualmente sono tutte coinvolte nella stretta anti pandemica, il numero più alto da aprile scorso. Un rischio calcolato che evidentemente Pechino crede di potersi permettere nonostante la sua economia sia andata su e giù più volte durante tutto questo 2022. Pechino è stata interessata da continui controlli per i viaggi in entrata e in uscita dalla capitale Ma i residenti sono stati scoraggiati Per compiere viaggi estivi.
Il prossimo 16 ottobre ci sarà il ventesimo congresso del partito comunista che vedrà una grande partecipazione e per questo la Cina sta tentando di frenare l'ondata pandemica anche utilizzando strategie pericolose per la propria economia.
Non mancano le critiche, ad esempio l'Anbond Resource Center, un think tank cinese, ha bocciato la scelta di Pechino di creare ulteriori blocchi commerciali, che interessano i viaggi e l'industria, sollecitando un cambio radicale di strategia per evitare lo stallo economico: "prevenire il rischio di stallo economico dovrebbe essere il compito prioritario".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia