01 Giugno 2022
Fonte: twitter L'Indipendente
Tra Cina e Stati Uniti si è consumata l'ennesima puntata della tensione sull'isola di Taiwan: Pechino ha accusato gli Usa di "collusione" con l'isola. La Cina ha usato toni molto duri verso Washington giustificando così le esercitazioni militari compiute nelle scorse ore attorno all'isola, sia via terra che via mare. Pechino è fortemente irritata con gli Stati Uniti per un'atteggiamento che considera scorretto e in qualche modo subdolo: lo si capisce dalle espressioni usate nel comunicato diffuso dal Comando orientale dell'Esercito popolare di liberazione cinese, che ha spiegato come l'America sia stata ambigua negli ultimi tempi, dicendo una cosa e facendone un'altra, istigando il sostegno alle forze indipendentiste, che spingeranno l'isola in una situazione pericolosa", si legge.
Negli ultimi giorni sono state diverse le situazioni in cui Stati Uniti e Cina si sono scontrati verbalmente e mandati segnali chiari. La svolta nel deterioramento dei rapporti si è avuta lo scorso 24 maggio, quando il presidente americano Joe Biden dal Giappone ha minacciato direttamente Pechino, dicendo che gli Stati Uniti sono pronti a intervenire militarmente se la Cina tenterà di annettere Taiwan.
Dichiarazioni forti e sorprendenti, che a molti avevano fatto pensare al superamento da parte americana del tradizionale atteggiamento di "ambiguità strategica" sul dossier Taiwan, col quale si punta a sostenere l'isola e contemporaneamente a non inimicarsi la Cina. Che dal canto suo aveva risposto invitando a non sottovalutare "la ferma volontà del popolo cinese di difendere la sovranità nazionale e l'integrità territoriale".
Ad irritare Pechino è stata anche la visita a Taiwan della senatrice americana Tammy Duckworth, che è stata sull'isola lunedì. Non può essere causale che proprio durante l'incontro con la presidente taiwanese Tsai Ing-wen l'isola abbia subito l'incursione aerea da parte di velivoli cinesi più importante da gennaio: sono stati fatti alzare in volo 30 mezzi, che sono entrati nello spazio di identificazione di difesa aerea, senza sconfinare nello spazio aereo.
Una chiara provocazione alla quale Taiwan ha risposto schierando i suoi caccia e annunciando ieri un nuovo piano di cooperazione tra l'esercito dell'isola e la Guardia nazionale americana. La notizia sicuramente non avrà fatto piacere a Pechino, che considera da sempre Taiwan una provincia ribelle da ricondurre nell'alveo della propria diretta sovranità. Anche con la forza, se necessario.
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