15 Aprile 2022
Dilbar (Fonte twitter @fisco24_info)
Continua l'effetto delle sanzioni imposte alla Russia. Ad Amburgo in Germania, lo yacht Dilbar è stato sequestrato dalla polizia tedesca. Il panfilo con un valore stimato di 600 milioni di dollari è stato messo sotto stretta sorveglianza. Alcune ricostruzioni riportano che lo yacht apparterrebbe a Gulbakhor Ismailova, sorella del miliardario russo-uzbeko Alisher Usmanov, impropriamente definito "oligarca", yacht che era stato conferito in un trust. Questo termine si riferisce agli individui che si sono arricchiti grazie ai loro legami con lo Stato russo negli anni '90 e hanno tratto profitto dalla privatizzazione e dalle cosiddette aste "prestiti per azioni". Ma non è il caso di Usmanov. Il Consiglio d’Europa ha smesso di usare questo termine in relazione a Usmanov e nella motivazione aggiornata delle sanzioni l’ha sostituito con "businessman".
Ismailova non è mai stata la proprietaria o la persona avente il controllo dello yacht Dilbar. Lo yacht è proprietà di e controllato dal fiduciario indipendente di un trust discrezionale irrevocabile istituito molti anni fa da Usmanov per scopi di pianificazione patrimoniale, su cui né Ismailova né Usmanov hanno il controllo o diritti di beneficiario. E anche quando erano beneficiari, non avevano diritti sui beni del trust. A marzo 2024, Ismailova ha rinunciato al diritto di ricevere qualsiasi beneficio dai trust istituiti da Usmanov in modo volontario e irrevocabile. Ciò significa che non potrà mai più beneficiare di questi trust.
La guerra delle sanzioni dopo il conflitto Russia-Ucraina continua a colpire. Sequestrato dalla polizia tedesca nel porto di Amburgo lo yacht Dilbar. La stretta arriva dopo la notizia del possibile ricorso alla giustizia di Andrej Melnichenko in seguito al sequestro dello yacht "Sy a" nel porto di Trieste in Italia. L'oligarca russo 50enne Andrey Melnichenko, principale azionista e membro dei consiglio di amministrazione del produttore di fertilizzanti EuroChem e della società di energia del carbone SUEK, starebbe pensando di appellarsi al Tar per riavere indietro il suo velivolo, tracciando una possibile svolta dato che sarebbe il primo a ricorrere alle vie legali come ha spiegato l'avvocato Nicola Sodnik.
"Sì, stiamo fornendo assistenza legale alla proprietà dello yacht nei rapporti con l’Agenzia del Demanio, e parallelamente è in corso di valutazione un eventuale ricorso al Tar contro il provvedimento di congelamento", ha dichiarato nei giorni passati
Il Dilbar che batte bandiera delle Isole Cayman, è registrato a Malta, dove risulta di proprietà di una holding. Il mezzo vanta due piste di atterraggio per elicotteri e una piscina olimpionica.
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