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Guerra Ucraina, il cancelliere austriaco a Mosca: "Non è stato incontro amichevole"

I separatisti filo-russi: "Preso il porto di Mariupol"

11 Aprile 2022

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer oggi è volato a Mosca per un colloquio con Vladimir Putin. "E' stato molto duro e franco", ha detto il cancelliere austriaco secondo l'agenzia austriaca Apa. "Non è stato un incontro amichevole", così la cancelleria austriaca, citata dal giornale online Kronen Zeitung. Si tratta del primo leader europeo a incontrare Putin dall'inizio della guerra, mentre in Lussemburgo i ministri degli Esteri dell'Unione inizieranno a discutere il nuovo pacchetto di sanzioni in chiave anti-russa. Intanto il capo della repubblica separatista filo-russa di Donetsk ha dichiarato, secondo quanto riporta la Tass: "Il porto di Mariupol è stato liberato".

Colloquio tra Putin e il cancelliere austriaco

Si è tenuto a Mosca tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco Karl Nehammer. L'incontro si è tenuto nella tenuta presidenziale di Novo-Ogaryovo ed è durato circa 75 minuti. "Fa la differenza essere faccia a faccia e dirgli qual è la realtà: che questo presidente ha di fatto perso la guerra moralmente", ha detto come riporta Cnn, il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg in vista dell'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco. Intanto il capo della repubblica separatista filo-russa di Donetsk, nel Donbass, citato dalla Tass afferma sostiene che il porto di Mariupol è stato preso. Lo scalo "è sotto il nostro totale controllo", ha detto Denis Pushilin, parlando al primo canale della tv russa, Pervyj kanal. Sono 33.000 gli abitanti di Mariupol che sono stati deportati con la forza in Russia e nei distretti temporaneamente occupati della regione di Donetsk. Lo ha annunciato la commissaria ucraina per i diritti umani Lyudmila Denisova nel suo canale Telegram, come riporta Unian. Nelle zone occupate della città "è in corso una brutale retata di civili, condotta con l'assistenza di collaboratori locali", ha detto Denisova.

Nel faccia a faccia avuto con Putin, il cancelliere ha affrontato la questione dei crimini di guerra che sarebbero stati commessi dai militari russi a Bucha, tra l'altro, sottolineando che "tutti i responsabili dovranno essere puniti". ''Ho affrontato la questione dei gravi crimini di guerra commessi a Bucha e in altri luoghi - ha riferito il capo del governo di Vienna in una nota - e ho sottolineato che tutti gli autori dovranno esserne ritenuti responsabili. Ho anche detto a Putin senza mezzi termini che le sanzioni contro la Russia resteranno in vigore e continueremo a inasprirle finché la gente morirà in Ucraina".

Il cancelliere ha ricordato di essere appena stato in Ucraina, dove "ho visto con i miei occhi le incommensurabili sofferenze causate dalla guerra di aggressione russa". "Il viaggio a Mosca e i colloqui con Putin - ha sottolineato Nehammer - per me sono un dovere. Un dovere dettato dal senso di responsabilità di non lasciare nulla di intentato per arrivare ad una cessazione delle ostilità o almeno a progressi umanitari per alleviare le sofferenze della popolazione civile in Ucraina. Per me non c'è alternativa alla ricerca di colloqui diretti con la Russia, nonostante tutte le enormi divergenze".

"Ho chiarito al presidente russo che c'è una necessità urgente di corridoi umanitari per portare acqua e cibo alle città assediate e portare fuori i feriti, donne e bambini", ha detto ancora dopo il colloquio, il cui esito "riferirà ai miei partner europei, discutendo i prossimi passi, la Ue è più unita che mai".

Prima dell'incontro "a quattr'occhi", Nehammer aveva promesso di dire "la verità" sulla guerra al presidente russo. E cioè che ha perso la guerra, aveva spiegato il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg parlando con i giornalisti a Lussemburgo a margine della riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue: "Fa la differenza avere un faccia a faccia e dirgli qual è la realtà, che il presidente di fatto ha perso la guerra moralmente". "Dovrebbe essere nel suo interesse che qualcuno gli dica la verità - aveva continuato -. Penso che sia importante e lo dobbiamo a noi stessi se vogliamo salvare vite umane".

Borrell: "Ucraina vincerà la guerra sul campo di battaglia"

Le ultime dichiarazioni dell'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue Josep Borrell sull'Ucraina indicano che l'Ue vede Kiev come "testa di ponte per sopprimere la Russia". Lo afferma il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass. "Le dichiarazioni del capo della politica estera dell'UE Josep Borrell riguardo all'Ucraina cambiano significativamente le regole del gioco", afferma Lavrov, sul canale Tv Rossiya-24, ripreso da Interfax. "Devo dire che ciò che Borrell ha detto in questo contesto aggressivo e senza precedenti, davvero, cambia significativamente le regole del gioco", dichiara Lavrov. Borrell aveva detto che l'Ucraina "vincerà la guerra sul campo di battaglia". Il Cremlino inoltre critica l'ipotesi di un allargamento della Nato con il progetto di un ingresso di Svezia e Finlandia nell'Alleanza Atlantica.

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