21 Marzo 2022
Guerra in Ucraina
Ucraina, si assottigliano le speranze di un dialogo fra Russia e Ucraina: dal Cremlino fanno sapere che non ci sarà, per ora, un colloquio diretto fra Putin e Zelensky. Lo ha confermato il portavoce Dmitry Peskov. Intanto si accende la questione dei rifugiati ucraini in fuga dal paese: si contano oltre 3 milioni le persone che avrebbero già raggiunto paesi dell'Unione Europea, altre sarebbero in procinto di farlo. Lo hanno riportato a distanza di poche ore sia l'agenzia Ukrinform, che a sua volta ha citato il consigliere del presidente Zelensky Mykhailo Podoliak, che Ylva Johansson, commissaria europea agli Affari interni.
Fra i due paesi ancora il gelo: finiti in un buco nell'acqua i tentativi di agevolare un incontro fra i leader dei due paesi. Negli scorsi giorni, più volte, Zelensky si era detto pronto a negoziare con Putin la possibilità di un incontro. Anche ieri il leader ucraino nel corso di un'intervista all'emittente americana CNN aveva reiterato l'invito a Putin di accettare. Fino a oggi, quando il Cremlino ha fatto sapere che i tempi non sono ancora maturi: "I progressi nei colloqui di pace non sono così grandi come avrebbero dovuto essere", ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, "La Russia è pronta a lavorare più velocemente sui negoziati rispetto alla parte ucraina". Accuse che vanno in controtendenza non solo rispetto a quanto dichiarato dal governo di Kiev, ma anche da diversi leader europei negli ultimi giorni. "No a incontro Putin-Zelensky per ora", sono state le parole conclusive di Peskov.
Intanto ammontano a circa 3 milioni i rifugiati che si sono spostati dalle città dell'Ucraina a paesi dell'Unione Europea. Lo fanno sapere a distanza di poche ore sia rappresentanti del governo di Zelensky che dell'Unione Europea. Mykhailo Podoliak, consigliere del governo di Kiev, rende noto che "il numero totale di sfollati interni che hanno lasciato le loro città e il loro lavoro a causa della guerra è di 11/12 milioni". Aggiunge inoltre: "La Russia sta distruggendo la vita di milioni di persone". Segue a ruota Ylva Johansson, commissaria europea agli Affari interni, sottolineando come in poche settimane siano giunti "3 milioni di profughi", un numero pari a quello del biennio 2015-2016.
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