15 Marzo 2022
fonte: Twitter @citizentvkenya
In Cina sono ormai ben 37 milioni le persone in lockdown a causa della nuova ondata di contagi da Covid-19. Si tratta del picco più alto nel paese da due anni a questa parte e secondo gli aggiornamenti delle autorità la maggior parte degli ultimi casi sarebbe stata riscontrata nella provincia nord-orientale del Jilin, lungo il confine con la Corea del Nord. Stando ai dati della Commissione Nazionale per la Sanità cinese, i nuovi contagi di trasmissione locale sono 5.154, anche se nelle ultime due settimane, la Cina ha registrato circa quindicimila casi di contagio da Covid-19 in 28 tra province e regioni.
I numeri delle ultime settimane sono ancora relativamente bassi rispetto ai giorni peggiori della pandemia, ma nonostante ciò il governo cinese insiste nella sua rigida politica di contenimento del virus. Una metodologia contraddistinta da lockdown mirati, atti a circoscrivere il più possibile il perimetro dell'area di contagio.
Lockdown che proprio nella giornata di lunedì è stato imposto alla città di Shenzhen, importante hub tecnologico nel sud-est del paese. Le misure adottate in questa situazione sono peraltro andate a colpire anche i grandi nomi della tecnologia, come Huawei e Oppo. Martedì 15 marzo è stato invece la metropoli di Lanfang, con oltre quattro milioni di abitanti a sud-est di Pechino, ad aggiungersi all'elenco delle città che hanno imposto le sanzioni più rigide ai loro abitanti. Per il momento resta lontano invece il lockdown per la città di Shanghai.
Nel frattempo, il portavoce della Commissione Nazionale per la Sanità, Mi Feng, ha definito la situazione attuale come "grave e complessa", malgrado la sostanziale fiducia sui sistemi di contenimento messi in atto. Feng ha poi aggiunto che risultano "sempre più difficili la prevenzione e il controllo". Notevole preoccupazione desta inoltre la diffusione della sotto-variante Ba.2 della Omicron, diffusa proprio nella regione dello Jilin: la Ba.2 è più difficile da identificare e a più alta trasmissibilità della Ba.1 (la variante Omicron) secondo i primi studi compiuti in Gran Bretagna e Danimarca, anche se alcuni studi non ritengono probabile un numero più elevato di ricoveri ospedalieri o di decessi provocati dalla sotto-variante.
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