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Russia-Ucraina, Nato: "Mosca continua ad ammassare truppe, siamo preparati al peggio"

Il conflitto Russia-Ucraina continua, la Nato "è preparata al peggio", ma Zelensky rassicura: "La probabilità dell'attacco non è stata meno grave nel 2021"

28 Gennaio 2022

nato

Il conflitto Russia-Ucraina continua, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg mostra la sua preoccupazione. "La Russia sta continuando ad ammassare unità militari: noi stiamo lavorando al meglio per una soluzione diplomatica, ma siamo preparati al peggio".

È quanto ribadito dal segretario generale Stoltenberg, ricordando che l’Alleanza è pronta a "dispiegare rapidamente" le proprie forze militari in risposta a un possibile attacco, anche perché  "l’esercito ucraino è molto più equipaggiato e allenato rispetto al 2014 per la difesa del territorio".

Russia-Ucraina, la Nato lavora a una soluzione diplomatica

La crisi tra Russia e Ucraina non è scoppiata all'improvviso, ma oggi più che mai il rischio di invasione da parte della Russia si mostra rilevante. A proposito di questo pericolo, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg rivela che la Russia "continua ad ammassare unità militari". "Stiamo lavorando al meglio per una soluzione diplomatica, ma siamo preparati al peggio". 

Al contempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato l'Occidente a non scatenare "il panico" nella crisi con la Russia. L'intervento di Zelensky arriva dopo la telefonata con Joe Biden, durante la quale il presidente americano avrebbe ammesso "la possibilità concreta che i russi invadano l'Ucraina in febbraio". Il presidente ucraino, però, -  in una conferenza stampa con i media stranieri - dichiara che "Il rischio maggiore per l'Ucraina è la destabilizzazione interna".

La priorità, ha sottolineato, è "stabilizzare la nostra economia. La probabilità dell'attacco - da parte dei russi - esiste, non è scomparsa, e non è stata meno grave nel 2021", ma "non vediamo un'escalation maggiore di quella" dello scorso anno, ha assicurato Zelensky. Mentre, se si ascoltano i media internazionali ed "anche rispettati capi di Stato", sembra "che ci sia già una guerra" in tutto il Paese, "che ci siano truppe che avanzano nelle strade. Ma non è così", ha puntualizzato. "Questo panico, quanto costa al nostro Paese?", ha chiesto il leader ucraino.

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