23 Novembre 2021
Fonte: Lapresse
L'OMS lancia un allarme in Europa, la situazione è peggiore del previsto e si potrebbero raggiungere 2 milioni di morti a causa del Covid. È necessario un intervento quasi immediato per cercare di limitare i danni, in quanto il numero di morti che ha stimato l'OMS sono previsti per la primavera del 2022.
Per quanto l'Italia stia andando molto meglio nella gestione della pandemia da coronavirus, gli altri Stati europei stanno vivendo delle situazioni molto critiche. Alcuni Stati hanno in mente di imporre obblighi vaccinali, alcuni sono in lockdown ed altri hanno gli ospedali al collasso. I dati dell'OMS parlano chiaro, nella scorsa settimana le morti di Covid in Europa sono aumentate di 4.200 persone al giorno, raddoppiando la cifra di 2.100 persone al giorno della fine di settembre. In totale i casi di morti per Covid hanno superato 1,5 milioni e questi numeri tenderanno a salire sempre di più. Attualmente il Covid è una delle cause principali di morte nel vecchio continente.
La Nazione europea che ha preso le decisioni più drastiche è senza ombra di dubbio l'Austria. I nostri vicini hanno adottato un regime di lockdown duro e stanno considerando l'idea di rendere il vaccino obbligatorio per tutti, così da non perdere ulteriore tempo. Tra le ultime decisioni dell'Austria vi è l'anticipazione della terza dose di vaccino a 4 mesi dal termine del ciclo completo. In Italia siamo riusciti ad anticiparla a 5 mesi. C'è da dire però che l'Austria ha dei numeri decisamente più preoccupanti dei nostri.
Non è un buon momento nemmeno per i Paesi Bassi. Tra questi, a passarsela male, è l'Olanda. In Olanda la situazione è tra le peggiori, il governo ha imposto un lockdown per non vaccinati a causa del forte aumento della curva dei contagi. Tale decisione non è stata presa bene dal popolo no vax olandese, che di tutta risposta ha organizzato manifestazioni nelle principali città. I cortei quasi sempre sono sfociati in violenza contro le forze dell'ordine, causando feriti e numerosi arresti. Le terapie intensive sono ormai collassate negli ospedali olandesi e molti pazienti sono stati trasferiti nella vicina Germania, per cercare di far "respirare" il sistema sanitario. Sebbene la Germania abbia acconsentito ad accettare i pazienti olandesi, non se la passa comunque bene. In molte regioni i reparti di terapia intensiva hanno quasi superato la soglia limite ed anche qui si ricorre spesso al trasferimento in altre strutture nazionali.
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