22 Novembre 2021
Proteste (fonte lapresse)
La lotta contro il covid infiamma di proteste il Nord Europa. La quarta ondata e il conseguente nuovo ciclo di restrizioni hanno provocato tumulti in tutta Europa. In particolare in Olanda, dove nelle città di Rotterdam, L'Aia e Groningen sono tuttora in corso proteste violente. Ma anche in Belgio dove si sono registrate sommosse a Bruxelles, con i manifestanti che volevano raggiungere la sede della Commissione Europea, prima di essere intercettati dalla polizia. Nei giorni scorsi proteste anche in Germania e specialmente in Austria, dove una manifestazione tenuta a Vienna ha radunato ben 35mila persone. Nelle scorse ore cortei pacifici anche a Linz. In questo caso presenti 6mila persone.
Su tutte, è l'Olanda a rappresentare l'epicentro delle nuove proteste anti-Covid. Nelle ultime ore è Rotterdam che ha visto le sommosse più incontrollate: il bilancio è di 51 arrestati e 7 feriti. Mentre è la polizia a finire sotto accusa per la gestione della situazione: "Un manifestante è stato colpito al petto mentre filmava davanti al magazzino C&A ed è caduto" - hanno affermato dei presenti - "Hanno sparato ad altezza uomo". Intervistato da un giornalista, Stefano Calzati, docente della facoltà di urbanistica all'Università tecnica di Delft: "C’era puzza di lacrimogeni ovunque, ad un tratto hanno emesso un ordine d’emergenza per il coprifuoco fino alle 5 e hanno chiuso le due principali stazioni ferroviarie". Le proteste sono nate dalla decisione dell'esecutivo di applicare una cosiddetta norma 2G, che nei fatti esclude la possibilità del tampone per poter ottenere il green pass. "Un’orgia di violenza" ha definito il primo cittadino di Rotterdam, Ahmed Aboutaleb.
Bruxelles è stata la seconda grande città dove le proteste anti-Covid hanno causato i tumulti più importanti. Nella capitale belga si sono radunate 35mila persone per dire basta con le restrizioni. L'obiettivo dei manifestanti era quello di raggiungere il Palazzo della Commissione Europea. Quello che era cominciato come una protesta pacifica è velocemente degenerata in uno scontro con la polizia, che ha usato idranti e lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Proteste diffuse anche nelle altri capitali europee. A Zagabria sono scese in piazza, stando agli organi di stampa locali, qualche migliaio di persone. "È nostro dovere civico opporci alla discriminazione, alle divisioni sociali e all’uso di questo certificato discriminatorio" hanno affermato alcuni dei manifestanti. Lo stesso è avvenuto a Belfast, capitale dell'Irlanda del Nord, e in Francia dove la protesta ha coinciso con il terzo anniversario della nascita dei gilet gialli. Anche nelle Antille Francesi, a Guadalupe, le persone sono scese in piazza per dire no al green pass. 38 arrestati è il bilancio finale e un paio di feriti fra gli agenti. Parigi ha deciso di mandare sull'isola una cinquantina di uomini delle proprie forze speciali per calmare la situazione.
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