12 Dicembre 2025
Dopo una partita combattuta, conclusa 4-2 per i ragazzi della Don Guanella under 14, la sfida si è trasformata in un caso mediatico per gli “insulti sessisti” rivolti alle giovani atlete della Napoli Women under 17. Prima sono avvenuti gli sfottò sul campo da gioco, poi gli attacchi sui social, con frasi come “Le avete prese puttane”.
A scatenare l’indignazione è stato un post diffuso a fine gara, in cui alcuni giovani tesserati avrebbero pubblicato foto e video accompagnati da offese e hashtag "degradanti". Tra i messaggi circolati, anche la frase “Le avete prese puttane”, che ha portato la Napoli Women a diffondere una lettera aperta sui propri canali ufficiali. “Le nostre ragazze minorenni, atlete, figlie, studentesse – si legge – sono state oggetto di insulti sessisti e omofobi che nulla hanno a che fare con lo sport. Frasi volgari, allusioni esplicite, commenti sul corpo femminile e versi che imitavano atti sessuali. Parole pesanti, violente, che non dovrebbero mai essere pronunciate da un adulto, figuriamoci da ragazzi così giovani”.
Secondo quanto denunciato dalla società, l’ondata di insulti si sarebbe scatenata dopo gli sfottò sul campo da gioco. “A fine gara alcuni giocatori avversari hanno pubblicato sui propri social foto e video accompagnati da offese, scherni e slogan degradanti. Alcune delle nostre atlete sono state persino contattate privatamente, bersaglio di nuove molestie e mancanze di rispetto”. Parole che hanno spinto i dirigenti a una dura presa di posizione: “Questo – l’amara conclusione della società di calcio femminile – non è sfottò. Non è competizione. Non è calcio. È una ferita”.
La vicenda ha scosso anche don Aniello Manganiello, presidente della Don Guanella e figura simbolo dell’anticamorra, che ha immediatamente condannato l’accaduto e scritto alla Figc. “Sono profondamente arrabbiato e deluso – ha commentato – per quello che è successo, non so se più arrabbiato o deluso. Ora questa vicenda, triste e vergognosa, getta una cattiva luce su quanto di buono abbiamo fatto in questi anni. Forse abbiamo fatto poco, dobbiamo fare di più e anch'io sono pronto a pagare la mia parte”.
Il sacerdote, da anni impegnato nel recupero dei ragazzi della periferia nord di Napoli, ha evidenziato la gravità del comportamento di alcuni dei suoi tesserati. “Una vicenda triste e vergognosa – ha rincarato la dose – di cui si sono macchiati alcuni miei tesserati, due o tre di loro. Ci saranno provvedimenti seri e ci impegneremo per inserire corsi di sensibilizzazione al rispetto delle donne e di contrasto alla volgarità”.
Il caso è arrivato anche all’attenzione del deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli, intervenuto con toni duri. “Siamo di fronte a un degrado morale che non ha nulla a che vedere con i valori dello sport. È solo sessismo inaccettabile”, ha dichiarato.
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