08 Giugno 2021
boia di Srebrenica e il suo maestro
Arrivata oggi martedì 8 giugno dal Tribunale dell'Aia la conferma in appello della condanna all'ergastolo per Ratko Mladic, l'ex generale conosciuto per la strage di Srebrenica. La sentenza è definitiva, ed esclude ulteriori possibilità di ricorsi in appello.
Personaggio noto per il suo temperamento violento e caparbio, il leader militare dei serbi di Bosnia è stato condannato per le atrocità commesse durante la guerra. Nel lontano 2011 il braccio armato di Milosevic e Karadzic aveva sfidato i giudici del Tribunale internazionale dell'Aia urlando a pieni polmoni: "Sono il generale Mladic. Ho difeso il mio popolo e il mio paese".
Conosciuto in tutta Europa come il boia di Srebrenica, per il genocidio avvenuto nella località bosniaca, a lui si imputa anche l'assedio di Sarajevo. Per questi e altri crimini di guerra era stato descritto come "la quintessenza del male" da un Alto commissario per i diritti umani, tra i più decisi a infliggere pene severe all'ex generale.
Il 25 agosto 2020 Ratko Mladic aveva presentato un ricorso contro la condanna emessa a suo carico risalente al 2017. L'accusa era di genocidio e crimini contro l'umanità. Il Boia di Srebrenica era stato condannato per il suo ruolo nella guerra in Bosnia (1992-2995), che provocò circa 100.000 morti e 2.2 milioni di sfollati. L'avvocato di Mladic, Dragan Ivetic aveva tentato di far dichiarare l'ex generale non mentalmente idoneo per prendere parte all'udienza, avvertendo sul rischio di errori giudiziari.
Il tentativo è stato respinto dal Tribunale internazionale, così come il ricorso. La pena all'ergastolo è stata confermata definitivamente, senza più possibilità di ulteriori ricorsi. Mladic aveva eluso la giustizia per quasi 16 anni prima di essere portato dinnanzi al Tribunale dell'Aia nel 2011. Con lui, anche il suo ex maestro politico, Radovan Karadzic, anch'egli condannato per genocidio e per avere ideato e supervisionato le atrocità delle forze serbo-bosniache durante la guerra nell'ex Jugoslavia.
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