06 Giugno 2021
Sale il numero delle vittime di un attacco terroristico in Burkina Faso avvenuto tra la notte di venerdì 4 giugno e sabato 5. Secondo quanto riportato dal governo sono 132 le vittime di quella che sembra la peggiore aggressione degli ultimi anni.
I terroristi hanno colpito il villaggio di Solhan, nella provincia di Yagha, al confine con il Niger. Il governo ha dichiarato 72 ore di lutto nazionale, ma ancora nessun gruppo ha reclamato la responsabilità dell'attacco.
Immediata la risposta dell'Onu: il segretario generale Antonio Guterres ha detto di essere "profondamente indignato" per quanto accaduto nel paese africano, dove gli attacchi terroristici di matrice islamica sono aumentati a partire dal 2015.
In questi ultimi anni le Nazioni Unite hanno inviato migliaia di truppe per contrastare l'escalation di attacchi jihadisti in Burkina Faso. In particolare nei primi mesi del 2021 la regione del Sahel ha visto aumentare drasticamente le violenze ad opera dei terroristi, per un totale di almeno 500 vittime totali.
Ora è lo stesso Burkina Faso a finire nel mirino delle aggressioni dei jihadisti, che hanno causato negli ultimi due anni lo sfollamento di oltre 1,14 milioni di persone, oltre il 5% della popolazione attuale.
Il Burkina Faso ha iniziato a subire i primi attacchi legati all'estremismo islamico in ritardo rispetto agli altri paesi della regione, e rappresentava un piccolo miracolo nella pericolosa regione del Sahel.
E' stato per lungo tempo luogo di ospitalità per le vittime della violenza jihadista nel vicino Mali, e oggi ospita oltre 20 mila profughi. Le incursioni avvengono soprattutto lungo i confini del paese nei coinvolgendo la polizia transfrontaliera, ma crescono gli attacchi nei confronti dei civili.
L'attuale presidente del Burkina Faso Blaise Compaoré ha annunciato durante il primo mandato nel 2015 che "l'antiterrorismo è una delle priorità del Governo". Da allora il Burkina Faso ha iniziato a svolgere un ruolo chiave negli sforzi antiterrorismo in Africa Occidentale.
In questi ultimi due anni il governo ha iniziato a perdere il controllo di alcune aree del paese: non accadeva dagli anni dell'indipendenza coloniale. Oggi, secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari il Burkina Faso è diventato la sede di "Una delle crisi umanitarie in più rapida crescita in tutta l'Africa".
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