15 Ottobre 2025
A sinistra Pierluigi Giverso (Anima), al centro Alessandro Varaldo (Aletti), a destra Saverio Perissinotto (Eurizon)
Saranno necessari dei tempi supplementari per trovare il nuovo ad di Anima Holding. La scelta è in capo alla controllante Banco Bpm e dunque al ceo Giuseppe Castagna, che starebbe vagliando tutte le opzioni. Nei giorni scorsi erano emersi come possibili successori di Alessandro Melzi D’Eril il co-direttore generale e group chief business officer di Anima, Pierluigi Giverso; e il ceo di Banca Aletti, Alessandro Varaldo. Ora, secondo voci di mercato spunterebbe un terzo nome, quello di Saverio Perissinotto, presidente di Eurizon, società di gestione del risparmio di Intesa Sanpaolo, mondo da cui proviene lo stesso Castagna. Ma il manager dovrebbe dimettersi per eventualmente accettare.
Alessandro Melzi d'Eril, ex ad di Anima, come anticipato da Il Giornale d'Italia, è attualmente alla guida operativa di Mediobanca affiancando il nuovo Presidente ed ex ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Melzi d'Eril porta con sé esperienza nel risparmio gestito e nei mercati finanziari, maturata durata il suo mandato in Anima, mentre Grilli aggiunge un profilo istituzionale, graziea l suo passto nei vertici del MEF. insieme rappresentano la nuova leadership di Mediobanca, con l'obiettivo di rafforzare il posizionamento dell'istituto bancario europe, consolidando la crescita di investment banking, wealth management e private banking.
Intanto in Piazza Meda si è aperto il cantiere del rinnovo del cda con il conferimento ai professori di diritto Umberto Tombari (Tombari D’Angelo e associati, Luiss, Università di Firenze) e Andrea Sacco Ginevri (Legance, Roma Tre) dello studio di fattibilità su una lista del cda, alla luce delle novità introdotte dalla nuova legge Capitali (Generali non l’aveva presentata). Avrebbe invece incontrato un rallentamento il prepensionamento dei 100 top manager attingendo al fondo di solidarietà; si starebbe però studiando una nuova soluzione, ovvero l’impiego di incentivi cash che consentirebbe di far salire a 200 il numero delle uscite tra le prime linee. Sarebbe stata anche confermata la chiusura di 65 sportelli, da non effettuarsi però nel Sud Italia.
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