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Wef, Larry Fink e André Hoffmann nominati nuovi co-presidenti ad interim dopo dimissioni di Brabeck: "Rafforzare rapporti governi-imprese"

Fink, Ceo di BlackRock, e Hoffmann, vicepresidente di Roche, guideranno il World Economic Forum dopo le dimissioni di Brabeck. Il Wef scagiona il fondatore Klaus Schwab e annuncia nuove misure di governance

16 Agosto 2025

Wef, Larry Fink e André Hoffmann

Wef, Larry Fink e André Hoffmann, fonte: Wikipedia

Larry Fink e André Hoffmann sono stati nominati nuovi co-presidenti ad interim del World Economic Forum a seguito delle dimissioni di Peter Brabeck. I due imprenditori hanno accolto con "orgoglio e rispetto" l'incarico e hanno dichiarato che il loro obiettivo sarà quello di "rafforzare i rapporti fra governi, imprese e persone".

Wef, Larry Fink e André Hoffmann nominati nuovi co-presidenti ad interim dopo dimissioni di Brabeck: "Rafforzare rapporti governi-imprese"

Il World Economic Forum (Wef) ha annunciato la nomina di Larry Fink, Ceo di BlackRock, e André Hoffmann, vicepresidente di Roche, come co-presidenti ad interim. La decisione arriva in un momento di transizione importante per l’organizzazione, dopo le dimissioni di Peter Brabeck, ex amministratore delegato di Nestlé, che aveva ricoperto lo stesso incarico.

In una dichiarazione congiunta diffusa dal Wef, i due nuovi leader hanno espresso "onore e responsabilità" nell’assumere il ruolo, sottolineando come il Forum debba rafforzare la sua funzione di piattaforma globale per la cooperazione tra governi, imprese e società civile. "Il mondo è più frammentato e complesso che mai, ma la necessità di una piattaforma che promuova fiducia, obiettivi comuni e azioni concrete non è mai stata così urgente", hanno dichiarato Fink e Hoffmann.

Contestualmente, il Wef ha reso nota la conclusione dell’indagine interna sulle accuse di uso improprio di fondi da parte del fondatore Klaus Schwab. Dopo un’inchiesta affidata a uno studio legale indipendente, il consiglio di amministrazione ha scagionato Schwab e la moglie Hilde, affermando che non sono emerse prove di condotte scorrette significative. "Le irregolarità riscontrate riflettono più la dedizione personale che l’intenzione di commettere abusi", ha precisato il comunicato, esprimendo rammarico per l’attenzione mediatica che aveva preceduto la conclusione delle indagini.

Il consiglio ha tuttavia ammesso la necessità di rafforzare la governance interna e di garantire condizioni di lavoro migliori per i dipendenti, adottando nuove misure a tutela dell’integrità e del rispetto reciproco.

La fase attuale segna, secondo il Wef, "un momento decisivo" per l’organizzazione, che mira a consolidarsi come piattaforma imparziale e affidabile per la cooperazione internazionale. Con la guida ad interim di Fink e Hoffmann, il Forum punta a rilanciare il proprio ruolo nel favorire un modello di prosperità equa e sostenibile, in grado di coniugare interessi nazionali, mercati globali e tutela delle comunità.

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