Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Fibercop, al via la ricerca del nuovo Ceo, mandato di KKR ad Egon Zehnder, "focus su capacità operativa di excution del piano industriale"

Head Hunter al lavoro per l'identificazione del nuovo amministratore delegato che affiancherà il Presidente Massimo Sarmi a seguito della fuoriuscita di Luigi Ferraris; il nodo del piano industriale "molto ambizioso" e del gradimento da parte del MEF

19 Febbraio 2025

Fibercop, al via la ricerca del nuovo Ceo, mandato di KKR ad Egon Zehnder, "focus su capacità operativa di excution del piano industriale"

Fibercop incarica un head hunter per la ricerca del nuovo amministratore delegato dopo le dimissioni di Luigi Ferraris; nel frattempo, le deleghe sono state affidate al Presidente Massimo Sarmi: dopo un beauty contest su vari "cacciatori di teste", KKR ha incaricato Egon Zehnder per individuare il successore. Tra i nomi circolati figurano Stefano Bonannini, attuale Responsabile Commerciale di Fibercop, ed in pole come possibile successore, l’ex AD di Tim, Luigi Gubitosi, e Laura Cioli, ex numero uno di Sirti, ora candidata al cda di Swisscom.

Intanto, il cda del 25 febbraio approverà il budget in vista del piano industriale atteso per marzo, con il comitato manageriale al lavoro sulla strategia. Il piano però potrebbe slittare verso l'estate, ed in ogni caso è verosimile che un nuovo AD in arrivo dall'esterno difficilmente accetterà un piano già confezionato senza alcun coinvolgimento nello studio e messa a punto del piano stesso, dovendolo poi realizzare. Anche per questo motivo, la scelta potrebbe ricadere all'interno dell'organizzazione, in primis su Bonannini (figura peraltro gradita al MEF).
Il piano di riassetto prevede anche una riduzione del personale: già concordate con Federmanager 50 uscite tra i dirigenti, mentre fino a 1.800 dipendenti potrebbero lasciare entro febbraio in base all’accordo siglato con i sindacati.

Nel frattempo, Radius Global Infrastructure, controllata dal fondo svedese EQT e dal fondo pensione canadese PSP, ha acquisito altre 150 centrali in fibra ottica di Fibercop, già cedute da Tim, per 220 milioni di euro, portando a circa 300 le centrali in portafoglio e totalizzando investimenti in Italia per 1,3 miliardi.

Gli azionisti di Fibercop dovranno individuare un leader con una forte capacità di execution, in grado di guidare la macchina operativa e rispettare le tempistiche imposte da un piano industriale estremamente sfidante e che alcuni ritengono eccessivamente ambizioso. Tuttavia, oltre a queste competenze, il nuovo CEO dovrà possedere una solida esperienza nel settore regolatorio e sapersi muovere tra le burocrazie locali.

Un ruolo chiave tra tariffe e interconnessioni

Il contesto di mercato in cui opera Fibercop è particolarmente complesso: la gestione delle tariffe, delle interconnessioni e del wholesale rappresentano aspetti fondamentali per la sostenibilità del piano industriale. Con le attuali condizioni, il margine di manovra è ridotto e la combinazione tra una guida operativa efficace e una profonda conoscenza delle dinamiche regolatorie diventa imprescindibile. Ma la questione regolatoria non è solo un compito del futuro amministratore delegato. "Sicuramente sarà un’azione dell’ecosistema, ma è chiaro che l’AD dovrà occuparsene direttamente. Che conosca questi ambiti è quasi scontato, ma il supporto istituzionale sarà essenziale", commenta un esperto del settore.

Le difficoltà del piano e il precedente Ferraris

Uno dei principali motivi per cui Ferraris avrebbe lasciato l’incarico sarebbe legato all’ambizione del piano industriale. "Gli hanno preparato tutto, compreso il management, e lui si è trovato dentro con margini di manovra limitati. Magari il nuovo CEO potrà mettere parzialmente in discussione l’attuale assetto, ma dovrà rispettare forti vincoli". La sfida è complessa: chi accetterà la posizione dovrà essere consapevole delle difficoltà e del fatto che il piano si regge su un’importante riduzione dei costi.

Toto nomi sul prossimo CEO

Le indiscrezioni parlano della necessità di individuare una figura relativamente giovane, con l’energia per affrontare la sfida ma al contempo autorevole per gestire un team di alto livello. In pole position ci sarebbe la candidatura di Stefano Bonannini, attuale responsabile commerciale, Alberto De Paoli, ex cfo di Enel, Alberto Calcagno, ex amministratore delegato di Fastweb e attuale CEO di Dedalus Group: meno probabile Stefano Paggi, attuale capo della rete. Inoltre, Luigi Gubitosi, in buoni rapporti con KKR da quando era a capo di Tim, e Laura Cioli ex ad di Sirti Group.

La selezione del nuovo amministratore delegato richiederà ancora qualche mese, i soci si sono dati due o tre mesi di tempo prima di scegliere.

KKR, tensioni su FiberCop: per il Financial Times buco da €449 milioni, ma l'azienda smentisce

KKR, che ha acquisito il 37,8% di FiberCop con il MEF al 16%, si troverebbe secondo il Financial Times ad affrontare un buco di 449 milioni di EBITDA per il 2025, con un gap complessivo che potrebbe raggiungere i 2 miliardi nei prossimi cinque anni. La crisi si è aggravata con le improvvise dimissioni dell’AD Luigi Ferraris dopo uno scontro con il fondo americano, lasciando Massimo Sarmi alla guida ad interim con decisioni vincolate all’approvazione di due dirigenti KKR. Gli azionisti – tra cui Adia, CPP Investments e F2I – devono ora scegliere tra il taglio dei dividendi o un aumento del debito, con il rischio di un declassamento del rating. Intanto, il piano industriale subisce ritardi, con il budget 2025 atteso per fine febbraio e il piano strategico rimandato all’estate. Tra le cause, la lenta adozione della fibra, il calo dei ricavi da connettività, l'aumento dei costi, l'annullamento di un contratto da 100 milioni con Tim e difficoltà regolatorie.

La smentita di Fibercop

In merito alle ricostruzioni riportate dalla stampa odierna sulle proiezioni finanziarie della società, FiberCop informa che i dati previsionali relativi all’esercizio 2024 ed i dati relativi al budget 2025, che verranno presentati al Cda convocato per il prossimo 25 febbraio 2025, sono in linea con il piano pluriennale redatto ed approvato da tutti gli azionisti al momento del closing dell’operazione di scorporo della rete di TIM. Inoltre, sono destituite di fondamento le notizie relative a presunti contrasti tra i soci, incluse le dichiarazioni attribuite ad alcuni consiglieri. Nella riunione del 23 gennaio, i consiglieri di amministrazione, con piena unità di intenti, hanno definito la nuova governance della società e l’attribuzione delle deleghe di Amministratore delegato a Massimo Sarmi. Il Presidente e AD sta guidando la squadra manageriale al raggiungimento degli obiettivi della società, a partire dalla realizzazione del piano di investimenti.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x