Claudio Sforza, Amministratore delegato del gruppo fondato da Luciano Benetton, ha confermato che entro la fine del 2024 chiuderanno 500 negozi per dimezzare la perdita del gruppo: 110 milioni di euro contro i 230 milioni del 2023.
Il gruppo prevede di ridurre le perdite a 50 milioni di euro nel 2025, con l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2026. Il 2024 sarà caratterizzato da un calo del fatturato stimato intorno al 20%, passando da 1,098 miliardi di euro nel 2023 a circa 900 milioni. Questa riduzione è legata sia al rallentamento generale del mercato (-10%) sia alla significativa contrazione della rete di punti vendita, che dovrebbe ridursi di circa 500 unità tra negozi diretti e franchising. Le chiusure hanno già interessato mercati come Giappone, Polonia e sud-est asiatico.
In Puglia, circa 50 dipendenti rischiano il posto. La Regione ha convocato il gruppo per affrontare l’impatto occupazionale, ma l’azienda non ha partecipato, sottolineando che la maggior parte dei negozi coinvolti sono gestiti da rivenditori indipendenti. La vicenda potrebbe ora essere discussa a livello nazionale, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove è stato richiesto un incontro ufficiale.
Parallelamente, il CEO sta accelerando la chiusura dei punti vendita meno redditizi e ha avviato azioni per il recupero di crediti non pagati, emettendo decreti ingiuntivi per un valore di 40 milioni di euro. Questi insoluti, che in passato erano registrati come ricavi, ammontano complessivamente a circa 160 milioni di euro.