16 Agosto 2024
Nel 2023 la ricchezza dei milionari di tutto il mondo ha raggiunto un nuovo record: 86.800 miliardi di dollari, grazie a una crescita annuale del 4,7% fatta registrare “per il miglioramento delle prospettive economiche globali”. È questo uno dei dati più importanti evidenziati dal Capgemini Research Institute nel World Wealth Report che copre 71 paesi (Italia inclusa), che rappresentano oltre il 98% del reddito nazionale lordo a livello globale e il 99% della capitalizzazione dei mercati azionari mondiali.
Oltre alla ricchezza, anche la popolazione dei High Net Worth Individual (individui con un patrimonio investibile pari o superiore a 1 milione di dollari Usa) è aumentata del 5,1%, raggiungendo i 22,8 milioni di persone a livello globale, e sta continuando a crescere nonostante l’imprevedibilità del mercato.
L'Italia si conferma una calamita per i super ricchi. I dati del World Wealth Report 2024 sono inequivocabili: il nostro Paese è sempre più in grado di attrarre i cosiddetti HNWI (High Net Worth Individuals), ossia individui con patrimoni superiori al milione di dollari. La crescita economica globale post-2008, unita a fattori fiscali e stilistici specifici, ha reso l'Italia una destinazione privilegiata per chi desidera preservare e far fruttare il proprio patrimonio.
Nel 2023, il Nord America ha registrato il più alto recupero degli HNWI a livello mondiale, con una crescita annua del +7,2% per la ricchezza e del 7,1% per la popolazione. Secondo il report, la solida tenuta economica, l’allentamento delle pressioni inflazionistiche e il formidabile recupero del mercato azionario statunitense hanno dato impulso alla ripresa. Questo trend si conferma nella maggior parte dei mercati, sia in relazione al patrimonio che alla popolazione, ma in misura minore.
La crescita esponenziale dei patrimoni degli HNWI sta modificando profondamente l'asset allocation. I primi mesi del 2024 hanno visto una significativa riduzione delle disponibilità liquide, scese dal picco storico del 34% di gennaio 2023 al 25%. Questa tendenza è in linea con le previsioni: due terzi degli HNWI intervistati intendono aumentare gli investimenti in private equity nel corso dell'anno, alla ricerca di rendimenti più elevati
Dario Patrizi, Financial Services Director di Capgemini Italia ha dichiarato: “I clienti chiedono di più ai loro wealth manager e la posta in gioco non è mai stata così alta. In questo momento di grandi trasferimenti di ricchezza e di crescita degli HNWI, le aziende possono adottare misure concrete per coinvolgere e fidelizzare i clienti attraverso un’esperienza personalizzata e multicanale. Sebbene il sistema tradizionale di profilazione dei clienti sia ormai onnipresente, sarebbe opportuno prendere in considerazione l’applicazione di strumenti di finanza comportamentale basati sull’intelligenza artificiale e sull’utilizzo di dati psicografici. Tali strumenti possono offrire un vantaggio competitivo grazie alla comprensione del processo decisionale dei singoli individui, che consente di ottenere un maggior grado di conoscenza del cliente. La creazione di canali di comunicazione in tempo reale sarà fondamentale per gestire i bias che movimenti di mercato improvvisi e volatili potrebbero innescare”
I bias cognitivi rappresentano un ostacolo significativo nelle decisioni di investimento degli HNWI, specialmente in momenti cruciali della vita. Il 65% degli HNWI ammette di esserne influenzato, e il 79% desidera un supporto maggiore dai propri relationship manager. L'integrazione tra finanza comportamentale e intelligenza artificiale offre una soluzione promettente: analizzando i dati comportamentali, l'AI può aiutare a identificare e mitigare i bias, consentendo ai consulenti di fornire consigli più oggettivi e personalizzati. Questa tecnologia permette di individuare pattern nascosti nei dati, anticipando le reazioni degli investitori alle fluttuazioni del mercato.
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