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Crisi banche, i sauditi chiudono i rubinetti: crollo di Credit Suisse in Borsa (-28%)

Saudi National Bank, prima azionista del colosso bancario svizzero, ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario a Credit Suisse in caso di ulteriori richieste di liquidità

15 Marzo 2023

Crisi banche, i sauditi chiudono i rubinetti: crollo di Credit Suisse in Borsa (-28%)

Dagli Stati Uniti alla Svizzera. Da Silicon Valley Banck a Credit Suisse. Il colosso bancario svizzero è crollato in Borsa (-28% a 1,59 franchi, al minimo storico) dopo che Saudi National Bank, il principale azionista dell’istituto di credito elvetico, ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario in caso ulteriori richieste di liquidità. Le vicende di Credit Suisse si sono abbattute sul comparto delle banche provocando un calo del 6,2%. Tra i principali listini Parigi cede il 3,4%, Madrid (-3,7%), Francoforte (-2,7%) e Londra (-2,3%). Tra le banche Societe Generale e Bnp Paribas cedono il 10%. Nel frattempo, dopo il -28% fatto registrare in mattinata, Credit Suisse, a Zurigo, ha limato il calo a -13%.

I certificati di assicurazione sull’insolvenza di Credit Suisse si stanno avvicinando alla soglia dei 1.000 punti

I certificati di assicurazione sull'insolvenza (credit default swap) di Credit Suisse si stanno avvicinando alla soglia critica dei 1.000 punti, che indica un serio pericolo per la continuità aziendale del gruppo. In particolare i certificati a un anno si sono portati ieri a 835,9 punti base, secondo la piattaforma Cmaq, sui massimi di sempre, e valgono 18 volte gli analoghi titoli derivati della rivale Ubs e circa 9 volte quelli di Deutsche Bank.

Ammar Al Khudairy (Snb): “Non riteniamo che il gruppo svizzero abbia bisogno di ulteriore liquidità”

La Saudi National Bank (Snb), prima azionista del Credit Suisse, “è soddisfatta del piano di ristrutturazione approvato dalla banca e non ritiene che il gruppo svizzero abbia bisogno di ulteriore liquidita”. Il presidente della Snb, Ammar Al Khudairy, ha descritto il Credit Suisse come “un investimento opportunistico” e ha sottolineato che la realizzazione dell'investimento si svilupperà man mano che la banca svizzera dimostrerà che sta facendo il turnaround. “Siamo contenti del piano, del piano di trasformazione che hanno presentato. È una banca molto forte”, ha detto Al Khudairy. “Non credo che avranno bisogno di soldi extra. Se guardiamo ai ratio vanno bene. E operano sotto un forte regime regolatorio in Svizzera e in altri paesi. L’obiettivo di investimento della Snb non dipende dal tempo e la banca saudita uscirà quando le azioni avranno raggiunto il giusto valore”. L’istituto di credito saudita ha acquisito una partecipazione di quasi il 10% l'anno scorso dopo aver preso parte alla raccolta di capitale del Credit Suisse e essersi impegnata a investire fino a 1,5 miliardi di franchi svizzeri, pari a 1,5 miliardi di dollari. 

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