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Benzina, terminato vertice Governo-GdF sui rincari: ipotesi norma su trasparenza nel mercato carburanti

Il premier Meloni e il ministro Giorgetti a colloquio col comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, per valutare azioni di contrasto alle speculazioni sui prezzi dei carburanti

10 Gennaio 2023

Benzina, terminato vertice Governo-GdF sui rincari: ipotesi norma su trasparenza nel mercato carburanti

Fonte: Imagoeconomica

E corre corre corre la benzina. I listini dei carburanti continuano a salire, al punto che in autostrada il prezzo del gasolio al servito supera i 2,4 euro al litro, mentre sull’A14 si supera addirittura il tetto dei 2,5 euro. Non va meglio per la benzina. In base agli ultimi prezzi comunicati dai gestori al Ministero delle imprese sulla A1 la verde arriva a costare 2,369 euro al litro col servito. Sulla A4 invece per un litro di benzina si arriva a pagare 2,384 euro. A denunciare i rincari record è il Codacons, che sta monitorando l’andamento dei listini al dettaglio e ha presentato un esposto all’Antitrust.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. "Dai dati che abbiamo rilevato dovrebbe esserci una stabilizzazione su questi prezzi", facendo riferimento alla media dei prezzi sui carburanti rilevati dal 1 all'8 gennaio: 1,812 la benzina e 1,868 il gasolio.

Il governo Meloni valuta possibili soluzioni per fermare l’impennarsi dei costi

È in questo quadro che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, hanno incontrato oggi, martedì 10 gennaio, il comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, per fare il punto e valutare ogni possibile ulteriore azione di contrasto alle speculazioni in atto sui prezzi dei carburanti. Il vertice si è tenuto a Palazzo Chigi. Per il governo Meloni si tratta di un’emergenza da affrontare in tempi brevi. A incidere sui rincari pesa, infatti, è stata anche la decisione dell’esecutivo di eliminare lo sconto di 18,3 centesimi al litro sulle accise. Nel Consiglio dei ministri di oggi, in valutazione le possibili soluzioni alla fiammata dei prezzi dei carburanti. Secondo alcuni esperti, le quotazioni di benzina e gasolio sarebbero salite anche in previsione del blocco delle importazioni di prodotti raffinati dalla Russia a partire dal 5 febbraio.

Il Codacons: “Un pieno di benzina costa 8,9 euro in più rispetto a fine dicembre”

A fare il punto della situazione sui rincari è stato il Codacons. “Un pieno di benzina costa in media 8,9 euro in più rispetto a fine dicembre, che equivale ad una maggiore spesa su base annua di circa +214 euro ad  automobilista. Al di là dei casi limite registrati nelle isole o su alcune tratte autostradali, dove i listini si avvicinano anche ai 2,5 euro al litro, è evidente che qualcosa non torna sul fronte dei prezzi alla pompa. Il rialzo di benzina e gasolio era  ampiamente atteso come effetto dell'aumento delle accise, ma al netto  della maggiore tassazione la componente di prezzo che non risente di Iva e accise avrebbe dovuto scendere per effetto del forte calo delle  quotazioni del petrolio, sceso in questi giorni abbondantemente sotto gli 80 dollari al barile. Non si capisce poi come due pompe dello  stesso marchio, ma ubicate in zone diverse, possano vendere lo stesso  carburante con differenze di prezzo di anche 20 centesimi di euro".   

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