30 Giugno 2022
Il crollo in borsa del colosso statale del gas e petrolio russo è dovuto all’ultima decisione presa dall’assemblea generale della società di non approvare il pagamento del dividendo 2021. Il cfo ha dichiarato che nell’attuale situazione sarebbe sconsigliato pagare dividendi e che le priorità della società in questo momento sono l’attuazione di un ampio programma di investimenti, per la gassificazione di alcune zone della Russia e per la preparazione al prossimo inverno.
Nel frattempo, il gas europeo continua a registrare il prezzo massimo da inizio marzo (+4,4% a 146 euro a megawattora), innalzamento causato dalle sanzioni alle forniture dalla Russia che stanno mettendo a dura prova le aziende e stanno costringendo i governi a confrontarsi con la prospettiva di gravi carenze.
I Paesi europei in questo momento stanno dando la priorità al riempimento dello stoccaggio tempestivo in vista dell’inverno per evitare blackout. Tuttavia, l'impatto delle sanzioni e dell’aumento dei prezzi si sta diffondendo nell'economia e sta frenando la crescita.
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