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PwC Global M&A 2021, Manufacturing e Automotive: +30% in volume sul 2020, controvalore a $660 mld

Nicola Anzivino, Global & EMEA Deals IM&A Leader, IM&A Advisory Leader Italy, Partner, PwC Italy: "La ripresa economica e gli investimenti delle aziende stimoleranno l’attività M&A soprattutto nei settori ad alto contenuto tecnologico e in quelli collegati alla green economy"

28 Febbraio 2022

PwC Global M&A 2021, Manufacturing e Automotive: +30% in volume sul 2020, controvalore a $660 mld

PwC rende noto lo studio sull’attività 2021 di M&A a livello mondiale nel settore IM&A - Industrial Manufacturing & Automotive -, in crescita del 30% rispetto al 2020 in termini di volumi. Con oltre 13 mila operazioni e del 67% in termini di valore, l'attività ha raggiunto un controvalore di $660 miliardi, superando anche l'ante pandemia. I fondi di Private Equity rimangono fortemente attivi, con quasi 9 mila operazioni, anche se vi è un leggero aumento della quota di operazioni corporate rispetto all’anno precedente (quota sul totale delle operazioni corporate: dal 30% del 2020 al 36% del 2021).

Mercato italiano IM&A 2021: +22% in volume sul 2020 con oltre 337 operazioni, controvalore a $ 10,5 miliardi (+28%)

A livello italiano, la crescita del mercato IM&A è stata del 22% in termini di volume e del 28% in termini di valore (escludendo dal dato 2020 il megadeal Autostrade), con oltre 337 operazioni per un controvalore di $ 10,5 miliardi (calcolato sulle 73 operazioni con deal value pubblico). Il rapporto tra deal corporate e PE è rimasto sostanzialmente simile a quello dell’anno precedente: i primi rappresentano il 33% del volume, mentre i secondi il 67%.

Nicola Anzivino, Global & EMEA Deals IM&A Leader, IM&A Advisory Leader Italy, Partner, PwC Italy spiega che: “La ripresa economica e il conseguente aumento della domanda di prodotti e servizi del settore stimolerà l’attività M&A, soprattutto nei settori ad alto contenuto tecnologico (digitalizzazione e automazione in primis) e in quelli collegati alla green economy (ESG), grazie agli investimenti delle aziende in questi due key themes”.

Alcuni cambiamenti disruptive del settore, come ad esempio gli Electric Vehicle (EV) nel settore Automotive, determineranno una mutazione duratura della domanda di veicoli e una riconversione dei processi produttivi che porterà beneficio ad alcuni settori collegati, ad esempio quello della produzione di batterie elettriche e della componentistica auto ad alto contenuto tecnologico, mentre altri player, come quelli concentrati sulle propulsioni tradizionali, dovranno percorrere grandi progetti di trasformazione che a loro volta genereranno altre operazioni straordinarie.

Questi settori promettenti continueranno ad attirare l’interesse sia dei fondi di Private Equity sia delle aziende con abbondante liquidità, entrambi interessati soprattutto a operazioni capability driven. Il mercato delle operazioni straordinarie vedrà ancora alcune transazioni in distressed assets, rappresentate dalle aziende più impattate dalla pandemia che in passato hanno avuto problemi di liquidità o hanno puntato troppo su prodotti e tecnologie ormai obsolete.

Le sfide più complesse da affrontare per le imprese del settore IM&A saranno le pressioni inflazionistiche sulle materie prime, i problemi di approvvigionamento riguardanti alcuni fattori produttivi (ad esempio: semiconduttori, chip, ecc.) e le tensioni geopolitiche.

Italia, settori più attivi: Manufacturing (131 operazioni, $4,5 miliardi), Business Services (115 operazioni, $2,3 miliardi), Engineering & Construction (51 operazioni, $ 2,6 miliardi) 

Il settore con più transazioni è stato il Manufacturing con 131 operazioni ($4,5 miliardi di deal value pubblicamente disponibile) tra cui la più significativa è stato l’acquisto di Welbilt da parte di Ali Holding per circa $ 3,5 miliardi da parte di Ali Holding, produttore italiano di apparecchiature per la ristorazione con 80 marchi, 58 impianti di produzione in 15 paesi diversi. Welbilt è anch’esso un produttore di apparecchiature per la ristorazione quotato al NYSE, con sede in Florida e 19 stabilimenti di produzione in America, Europa e Asia. L’obiettivo di Ali era quello di acquisire un concorrente con marchi altamente complementari per creare un portafoglio di prodotti completo e consolidare la presenza a livello globale.

Anche il settore Business Services è stato molto attivo con 115 transazioni per un controvalore pari a $ 2,3 miliardi tra cui la più importante è stata l’acquisizione di Cerved Group da parte di Castor Bidco, un veicolo afferente a ION, un gruppo fintech irlandese. L’obiettivo dell’operazione era quello di rendere Cerved sempre più europea e sempre più rivolta non solo ai servizi per le banche ma anche per le imprese.

Il settore Engineering & Construction registra 51 transazioni per un controvalore di $ 2,6 miliardi. L’operazione più rilevante è l’acquisizione di ASTM da parte di NAF 2, società posseduta da Nuova Argo Finanziaria. ASTM è un gruppo industriale attivo nei settori della gestione di reti autostradali in concessione, della progettazione e realizzazione di grandi opere infrastrutturali e della tecnologia applicata alla mobilità dei trasporti. Nel settore delle concessioni, il Gruppo è il secondo operatore autostradale al mondo con un network di circa 4.900 km di rete in gestione in Italia, Brasile e Regno Unito.

Nel 2021 il settore Aerospace & Defence ha registrato 9 transazioni per un controvalore di $ 0,7 miliardi. La transazione più importante del settore è rappresentata dall’acquisto (circa €600 milioni) da parte di Leonardo del 25% delle azioni di Hensoldt, società leader in Germania nel campo dei sensori per applicazioni in ambito difesa e sicurezza, in particolare nel settore della sensoristica, della gestione dei dati e della robotica. L’obiettivo di questa operazione è stato quello di rafforzare la posizione di Leonardo nel mercato europeo dell’elettronica per la difesa, grazie alla complementarietà tra le due società.

Il settore Automotive, invece, mostra 31 transazioni per circa $ 0,3 miliardi. Non si rilevano transazioni di importo (pubblicamente disponibile) elevato.

Outlook 2022

I macro-trend d’investimento che guideranno l’attività di M&A del 2022 nell’IM&A sul fronte dell'ESG sarà la Net Zero Transition. I settori Industriale e Automotive dovranno acquisire, internamente o mediante operazioni M&A, le capacità per produrre beni e componentistica low carbon utilizzando processi produttivi più efficienti. In particolare, l'Automotive dovrà continuare ad investire, anche mediante capabilities-driver transactions, in carburanti e in motori a basso impatto ambientale (Hybrid e Electric Vehicle, Idrogeno).

Il settore Engineering and Construction dovrà concentrarsi sull’utilizzo di metodi e materiali da costruzione low carbon e su building sempre più smart e sostenibili, mentre quello dell’aviazione dovrà investire su flotte aeree di nuova generazione che possano utilizzare carburanti meno inquinanti (ad esempio biofuels e idrogeno).

Tutti questi settori dovranno inevitabilmente aumentare l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Le società del Business Services potranno dare supporto a questa transizione ed attuarla in prima persona. Con riferimento ai pilastri Social e Governance il focus sarà sulla gestione degli impatti sociali della supply chain, sull’attrazione e la retention dei talenti, su procedure trasparenti in termini di business ethics. Le tematiche ESG, richieste sia da stakeholders interni sia esterni, non verranno attuate solo per motivi di compliance ma punteranno a rafforzare la reputazione delle società creando valore nel lungo periodo.

Per quanto riguarda il Portfolio optimisation, l'elemento centrale del 2022 sarà un’attenta strategic portfoglio review. Ogni azienda dovrà comprendere qual è il core business su cui vorrà puntare, acquisendo le capabilities necessarie e dismettendo le attività non ritenute core o che non hanno prospettive profittevoli per il futuro. Quelle non profittevoli in mercati attraenti dovranno essere migliorate per poterle vendere sfruttando le valutazioni di mercato elevate, mentre le attività in mercati non attraenti dovranno essere vendute o chiuse per evitare ulteriori perdite. La liquidità ottenuta da queste cessioni dovrà essere investita nell’acquisizione, interna o esterna, di nuove capabilities. Fondamentale sarà anche la valutazione di ogni possibile strategia di repositioning and improvement del core business volto ad accrescerne l’efficienza e il valore riconosciuto dal mercato. Inoltre, l’incremento del prezzo dell’energia e la carenza di alcune materie prime potrebbero portare ad una riorganizzazione rapida dei processi produttivi volta a creare un vantaggio competitivo immediato rispetto ai concorrenti con minore possibilità di modificare tali processi.

Sul fronte della tecnologia, tutti i settori dell’Industry IM&A saranno fortemente influenzati dalla forte spinta tecnologica che alimenterà inevitabilmente numerose Tech-driven transactions. Il settore Industriale e quello Automotive saranno fortemente influenzati dalla digitalizzazione, dall’automazione e dalla robotica, soprattutto al fine di massimizzare l’efficienza dei processi produttivi. In particolare, il settore Automotive si concentrerà sull’elettrico (motori, batterie, charging stations) e sull’idrogeno.

Il settore dell’Areospace & Defense si focalizzerà sulla tecnologia di precisione, su quella collegata alla cybersecurity, sulla sicurezza fisica ed elettronica, sui big data analytics, sull’elettronica per la difesa, sulle unmanned technologies (soprattutto in tema di mobilità aerea avanzata).

Il settore Engineering & Construction sarà focalizzato sui next-generation materials e su metodi di costruzione più tecnologici a basso impatto ambientale. Il settore Business Services dovrà puntare sull’assistenza sempre più remota del cliente e sulla consulenza tecnologica e ESG. Tutti i trends sopra citati rendono inevitabile la ricerca di personale altamente qualificato, questo foraggerà le transazioni M&A volte ad acquisire capitale umano high-skilled (Acqui-hire deals) e genererà fermento nel settore del recruitment.

Per quanto riguarda aggregazioni, JV o alleanze strategiche, la maggior parte dei player italiani del settore hanno dimensioni medio-piccole e quindi una capacità limitata di investimento in R&D. Per poter effettuare gli ingenti investimenti necessari per seguire i trend di mercato (in primis digitalizzazione, cyber security, e sostenibilità ambientale) dovranno inevitabilmente cercare di aggregarsi, di creare Joint Venture o alleanze strategiche. Questo porterà fermento all’M&A italiano. Anche il consolidamento delle filiere e l’apertura del capitale a investitori terzi non proprietari saranno temi centrali che influenzeranno le operazioni straordinarie del 2022.

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