11 Febbraio 2022
Fonte: LaPresse
In Italia il gap di genere nel settore delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) è un tema molto attuale, che incide sia nell’ambito degli studi che in quello professionale: solo il 30% delle studentesse sceglie la carriera tecnico-scientifica, e solo il 40,2% delle laureate provengono dal settore.
Tuttavia molti, seppur ancora troppo pochi, sono i talenti femminili impiegati nelle grandi aziende italiane. Tra queste Enel ha deciso di partecipare alla Giornata Mondiale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, che si festeggia in tutto il mondo l’11 febbraio, con la campagna di comunicazione “#STEMyourself - Non c’è limite al tuo futuro!”.
L’azienda lancia un messaggio di inclusione ed enpowerment femminile condiviso e arricchito dalle testimonianze di moltissimi manager del mondo Enel Italia: dal Direttore Italia, Nicola Lanzetta, alla responsabile People & Organization, Francesca Valente, passando per il capo del Mercato Italia, Aurora Viola, la responsabile Comunicazione Italia, Cecilia Ferranti, fino ad arrivare a centinaia di che hanno spontaneamente voluto pubblicare sui propri profili LinkedIn e Twitter la loro esperienza.
I dati dell'Onu rilasciati in occasione della Giornata Mondiale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza indicano che solo il 33,3% ricercatori e 12% di presenze nelle Accademie scientifiche riguarda il mondo femminile. Nel settore dell'intelligenza artificiale solo un professionista su cinque è una donna. Un problema che tocca anche il nostro Paese, dove la percentuale di ragazze che si laurea in facoltà scientifiche non supera il 16%, contro il 37% dei ragazzi.
Eppure, le donne hanno dati numerosi contributi nella scienza, come l'astrofisica Margherita Hack, la prima donna a dirigere un Osservatorio Nazionale, o Rita Levi Montalcini, l'italiana che ha aver vinto il Premio Nobel per la medicina nel 1986. Da ricordare anche Filomena Nitti, la chimica che diede un fondamentale contributo agli studi che, però, valsero il Premio Nobel a un uomo, suo marito Daniel Bovet.
Il Gruppo Enel si impegna nell'empowerment femminile, attraverso diverse iniziative che consentano ad ognuno di far valere la propria esperienza, lontano da qualsiasi tipo di discriminazione. Tra le testimonianze dell'impegno del Gruppo c'è quella di Sara Gabrielli, laureata in ingegneria civile a Firenze, che racconta: “A seguito del mio percorso di studi sono stata assunta in Enel Produzione nel 2007 – spiega Sara – e dal 2017 sono entrata in Enel Green Power. Svolgo la mia attività in Toscana dove ricopro il ruolo di ingegnere responsabile delle grandi dighe nella struttura di ingegneria, Dcis (Dams civil infracstructures support), in supporto alle aree idroelettriche anche sull’asta del fiume Serchio e del torrente Lima, tra le province di Lucca e Pistoia, nonché lungo il corso del fiume Arno nel Valdarno aretino, per la valutazione della sicurezza delle opere idrauliche degli impianti”.
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