11 Novembre 2021
Fonte: lapresse.it
"Dopo il rimbalzo nella prima metà del 2021, il Pil italiano è destinato a continuare ad espandersi, pur incontrando alcuni venti contrari nel breve termine". Lo scrive oggi la Commissione europea mentre fa le previsioni economiche d'autunno. Previsioni che vedono il Pil del nostro Paese aumentare del +6,3% quest'anno e poi del 4,2% nel 2022. "I mercati del lavoro sono destinati a riprendersi e a aumentare", rassicura il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni. "Con l'attività economica che dovrebbe continuare a crescere, l'occupazione dovrebbe aumentare al di sopra dei livelli pre-pandemia e il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 6,5% nel 2023".
Secondo Gentiloni "la reintroduzione delle restrizioni avrebbe un impatto economico" nei Paesi Ue "anche se inferiore rispetto al passato. "Nonostante l'impatto della pandemia sull'economia si sia indebolito considerevolmente, il Covid-19 non è stato ancora sconfitto e la ripresa è fortemente legato alla sua evoluzione, dentro e fuori l'Ue", scrive la Commissione Ue. "Nell'Unione europea il rischio è particolarmente rilevante negli Stati membri con tassi di vaccinazione relativamente bassi".
Gli esperti passano poi dal tema delle vaccinazioni a quello del Recovery Plan. "A medio termine, i modelli di simulazione condotti dalla Commissione mostrano che il Next Generation Eu potrebbe aumentare il Pil dell'Ue fino all'1,5% durante i suoi anni di attività". Secondo il commissario europeo "queste simulazioni riguardano solo gli investimenti e non includono l'impatto positivo delle riforme strutturali, che possono aumentare sostanzialmente la crescita nel lungo periodo".
Sul possibile rischio che il nostro Paese sia in ritardo sugli impegni 2021 Gentiloni chiarisce poi che "la preoccupazione c'è, perché chi conosce la difficoltà di esecuzione dei piani europei non può non tenere molto alta l'attenzione su questi rischi. Resta il fatto che il governo sta agendo con grande determinazione, con un sostegno parlamentare notevole". E, comunque "a prescindere dalla data l'impegno è notevole. Certamente il governo sta facendo di tutto per il rispettarlo ma pochi come me sanno quanto sia difficile quest'impresa", sottolinea.
"I livelli di crescita in Italia non li vediamo da decenni. Sappiamo però che sono anche il frutto di una caduta dell'economia italiana che non avevamo mai visto dopo la guerra. La sfida è di rendere questi ritmi di crescita così positivi, duraturi sostenibili. E bisognerà farlo con il programma di riforme e di investimenti che si basano anche sull'enorme ammontare di risorse comuni europee", conclude infine Paolo Gentiloni.
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