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Banco Bpm: utile netto a 361 mln +243,4%, ricavi 'core' in aumento dell'11,2%

Il risultato netto adjusted è pari a 382 milioni rispetto a 128,4 milioni dello stesso periodo dello scorso anno

05 Agosto 2021

Giuseppe Castagna, Banco BPM (LaPresse)

Giuseppe Castagna, Banco BPM (LaPresse)

Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2021 del Gruppo Banco BPM.

Banco Bpm: utile netto a 361 mln +243,4%, ricavi 'core' in aumento dell'11,2%

Il primo semestre dell’esercizio 2021 è stato ancora fortemente condizionato dall’emergenza internazionale per l’epidemia Coronavirus. In tale contesto, caratterizzato da pesanti ripercussioni sull’economia mondiale nonché sull’operatività delle imprese, il Gruppo ha proseguito nell’attuazione delle misure varate durante lo scorso anno e finalizzate alla tutela della clientela e dei propri dipendenti, nonché al sostegno concreto delle imprese, delle famiglie e delle comunità nelle quali il Gruppo opera, in osservanza delle normative vigenti.

Nell’ambito delle misure di sostegno dell’economia, l’ammontare complessivo delle moratorie performing previste dal Decreto Cura Italia e dal Protocollo ABI in essere al 1° agosto 2021 è pari a € 4,8 miliardi con una contrazione del 70% rispetto a € 16,2 miliardi originari e con un tasso di default sulle moratorie scadute entro il 30 giugno 2021 limitato all’1,25%. Le erogazioni assistite da garanzia statale del primo semestre si attestano a € 4,7 miliardi (su un erogato complessivo di finanziamenti a medio-lungo termine di € 12,1 miliardi), portando il totale erogato di tali crediti garantiti a € 14,9 miliardi.

Il Gruppo ha proseguito nel rafforzamento dell’operatività digitale della clientela nell’ambito del programma di “Digital e Omnichannel Transformation“ (“.DOT”). Nel corso del primo semestre 2021, in particolare, si evidenziano: il pieno deployment delle nuove APP/soluzioni mobile per la clientela Privati, che hanno ricevuto particolare apprezzamento nei feedback/recensioni della clientela e nella crescita dei livelli di utilizzo (mobile app rating: 4.7/5.0 iOS e 4.6/5.0 Android, come da rilevazione del 28 luglio 2021); nuove release/funzionalità dei servizi online dedicati alla clientela Aziende, il cui gradimento è cresciuto di circa 6 p.p.; l’abilitazione di tutte le filiali all’attivazione della cosiddetta Digital Identity per la clientela Individual, nell’ottica di una progressiva relazione paperless con la Banca, alla quale hanno aderito i primi 100 mila clienti; la messa a disposizione per tutta la clientela Personal di soluzioni di Offerta a Distanza in ambito consulenza finanziaria, inizialmente valorizzando le semplificazioni in essere a livello normativo e più recentemente attraverso lo sviluppo della c.d. “stanza di firma”, estesa a tutta la clientela Individual; il proseguimento del percorso di sviluppo delle cosiddette Omnichannel Sales, sia a livello di funzionalità/prodotti disponibili sia di supporto/valorizzazione attraverso nuovi Customer Journey Omnichannel di contatto, basati sugli advanced analytics.

In termini di Digital Adoption è in forte crescita il numero di clienti possessori della nuova APP che supera 1,5 milioni con una crescita del 15% rispetto allo stesso periodo del 2020. La quota di clientela privati attiva online in termini dispositivi nel 1° semestre 2021 è passata al 53% dal 48% del medesimo semestre dello scorso anno.

L’incidenza complessiva delle transazioni remote (ATM, internet e mobile banking) nei segmenti Retail (individual + aziende) si è attestata nel semestre all’85% (dall’82% del primo semestre 2020 e 73% dell’analogo periodo del 2019), consentendo un ulteriore alleggerimento delle attività di filiale dedicate all’operatività transazionale. Grazie al contributo positivo della nuova APP di Gruppo, il numero di transazioni mobile ha superato nel semestre i 10 milioni, registrando una crescita di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2020.

In ambito ESG, a luglio Banco BPM ha concluso il collocamento della sua prima emissione di Social Bond (Senior Preferred) destinata a investitori istituzionali per un ammontare di 500 milioni, con cedola annua pari allo 0,875% e scadenza 15 luglio 2026. L’obbligazione, emessa nell’ambito di un Green, Social and Sustainability Bond Framework di recente pubblicazione e a valere sul programma EMTN da 25 miliardi, andrà a finanziare un portafoglio selezionato di PMI a cui sono state concesse erogazioni coperte dalla garanzia pubblica prevista nel Decreto Liquidità per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Il Framework si integra perfettamente nella strategia ESG (Environmental, Social and Governance) di Banco BPM e rappresenta la concreta realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che sempre più indirizzeranno e caratterizzeranno le diverse aree di business della Banca. Banco BPM ha, inoltre, ottenuto sul proprio Framework una certificazione fornita da Institutional Shareholder Services companies group (ISS) quale soggetto indipendente avente competenza in tema ambientale, sociale e di sostenibilità: Second Party Opinion (SPO).

 

L’andamento economico della gestione del primo semestre 2021 rispetto al primo semestre 2020

Il margine di interesse si attesta a € 1.019,2 milioni in crescita del 6,9% rispetto al dato del primo semestre 2020 (pari a € 953,6 milioni) per effetto del maggior contributo apportato dalle operazioni di finanziamento TLTRO III le quali, in considerazione del raggiungimento degli obiettivi di net lending, a partire dal 24 giugno 2020 prevedono la corresponsione di uno special interest, pari a -0,5%, in aggiunta al tasso applicabile per tutta la durata del finanziamento.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto raggiunge € 98,1 milioni, in crescita rispetto al dato del corrispondente periodo dello scorso esercizio (pari a € 70,3 milioni). Il dato del primo semestre 2021 include l’apporto della collegata Anima Holding23 (pari a € 34,5 milioni), valutata a patrimonio netto a decorrere dal secondo trimestre 2020. L’apporto principale alla voce in oggetto è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 50,8 milioni, in crescita rispetto a € 47,6 milioni del primo semestre 2020.

Le commissioni nette del primo semestre ammontano a € 950,1 milioni, in significativa crescita (+16,3%) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Tale dinamica è attribuibile al contributo sia dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (+24,8% rispetto al 30 giugno 2020), sia del comparto dei servizi di banca commerciale (+8,7% rispetto al primo semestre 2020). Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 39,9 milioni rispetto a € 31,6 milioni del primo semestre dello scorso esercizio.

Il risultato netto finanziario del primo semestre è positivo e pari a € 216,3 milioni rispetto al dato di € 83,5 milioni registrato al 30 giugno 2020; in particolare nel semestre assumono rilevanza gli eccellenti risultati rivenienti dalle plusvalenze da cessione di titoli per € 90,9 milioni, dall’attività di negoziazione per € 65,6 milioni e dal risultato complessivo relativo alla valutazione delle attività e passività al fair value per € 49,5 milioni. In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 2.323,5 milioni in crescita rispetto a € 1.955,9 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+18,8%).

Le spese per il personale, pari a € 844,0 milioni, evidenziano una crescita del 3,3% rispetto a € 817,0 milioni del primo semestre 2020, che aveva beneficiato del risparmio rilevato rispetto a quanto accantonato nel precedente esercizio per il sistema incentivante. Alla data del 30 giugno 2021 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 20.551 risorse, in riduzione rispetto alle n. 21.663 risorse in organico a fine 2020 per effetto dell’uscita avvenuta in data 30 giugno 2021 di circa n. 1.000 risorse nell’ambito del programma che prevede l’utilizzo del Fondo di Solidarietà del settore. Tale riduzione del personale comporterà un risparmio di costo a partire dal secondo semestre 2021. Le altre spese amministrative25, pari a € 308,0 milioni, risultano sostanzialmente allineate rispetto al dato del primo semestre 2020, pari a € 308,7 milioni.

Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 123,5 milioni in linea con il dato di € 123,1 milioni del primo semestre 2020. Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 1.275,5 milioni ed evidenzia una crescita del 2,1% rispetto a € 1.248,7 milioni del primo semestre 2020. Il risultato della gestione operativa del primo semestre risulta pari a € 1.048,0 milioni in crescita del 48,2% rispetto a € 707,2 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo semestre sono pari a € 472,6 milioni, sostanzialmente allineate rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio (€ 476,2 milioni).

Tali rettifiche comprendono anche l’onere straordinario derivante dalla cessione di crediti perfezionata nell’ambito del progetto “Rockets” come conseguenza del cambio della strategia dei crediti deteriorati decisa nel semestre, stimato pari a € 94,0 milioni; Al 30 giugno 2021 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 86 p.b., che scende a 52 p.b. escludendo le componenti “non core”26. Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 giugno 2021 evidenzia minusvalenze per € 36,9 milioni rispetto a € 5,4 milioni del primo semestre dello scorso esercizio.

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate plusvalenze nette per € 0,5 milioni (€ 8,3 milioni erano le rettifiche nette al 30 giugno 2020). Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del primo semestre sono pari a € 12,8 milioni; nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente erano stati rilevati stanziamenti netti per € 7,6 milioni. Al 30 giugno 2021 non sono stati rilevati significativi utili (perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti così come nel primo semestre dello scorso esercizio.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell’operatività corrente ammonta a € 525,8 milioni rispetto a € 209,8 milioni del primo semestre 2020. Le imposte sul reddito dell’operatività corrente sono pari a € -133,3 milioni (€ -39,0 milioni nel primo semestre 2020). Il risultato netto dell’operatività corrente ammonta pertanto a € 392,5 milioni e risulta in crescita del 129,9% rispetto al dato di € 170,8 milioni del primo semestre dell’esercizio precedente.

Al conto economico del semestre sono stati inoltre addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 78,6 milioni (€ 75,7 milioni nel primo semestre 2020), rappresentati dal contributo ordinario al Single Resolution Fund e al contributo addizionale al Fondo di Risoluzione Nazionale (€ 116,4 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 112,1 milioni del 30 giugno 2020). Nella voce Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili è rilevato l’impatto sul conto economico, positivo per € 79,2 milioni, conseguente all’esercizio della facoltà di riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili ad uso strumentale del Gruppo.

Nel periodo la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € 11,9 milioni (€ -17,8 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto al provento rilevato nel primo semestre 2020 pari a € 27,2 milioni (€ 40,6 milioni al lordo degli effetti fiscali) che risentiva degli impatti sui mercati finanziari dell’inizio della pandemia. Al 30 giugno 2021 l’impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -20,0 milioni e si confronta con il dato del primo semestre 2020, pari a € -18,5 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, pari a € 0,1 milioni, il primo semestre 2021 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 361,3 milioni (€ 105,2 milioni al 30 giugno 2020). Il risultato netto adjusted del primo semestre è pari a € 382,0 milioni rispetto a € 128,4 milioni registrati nel primo semestre 2020 (+197,5%)

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