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PNRR, Francesco Profumo: "Il nostro futuro si gioca qui ed ora"

Il Presidente della Fondazione Sanpaolo: "Irripetibile opportunità di rilancio per riportare il nostro paese verso un sentiero di sviluppo sostenibile attraverso riforme e investimenti"

30 Giugno 2021

PNRR, Francesco Profumo: "Il nostro futuro si gioca qui ed ora"

“Sappiamo che nel corso dell’ultimo anno e mezzo l’Europa si è trovata di fronte ad un doppio dissidio: da una parte la prospettiva di fallimento e dall’altra l’emergere dell’opportunità del rilancio del progetto post nazionale che negli ultimi 15 anni ha potuto fare poco più che provare a fronteggiare crisi ed emergenze in sequenza". Queste le parole di Francesco Profumo, Presidente della compagnia di SanPaolo, durante il suo intervento al webinar Le sfide dell'Europa nel nuovo contesto globale, Presentazione del restyling della rivista Dossier UE.

Sul tema del fallimento, il rischio di sfaldamento non è mai stato così concreto come nelle fasi più recenti. Da una parte la progressiva avanzata dei sovranismi, l’uscita del Regno Unito dall’Unione, l’emergenza covid e la relazione spesso disordinata di molti governi nazionali nella gestione delle misure di contrasto alla pandemia e nel piano vaccinale. Questi elementi hanno contribuito a minare nelle fondamenta quel senso di familiarità, responsabilità e lealtà che aveva animato lo spirito visionario dei padri fondatori dell’Europa.

Abbiamo però una buona notizia, si è aperta una nuova stagione per l’Europa che può imprimere uno slancio determinante al processo di integrazione. Il superamento del rigorismo di bilancio e l’adozione di un piano di spesa pubblica finanziato per la prima volta con l’emissione di titoli del debito pubblico europeo, segnano certamente un punto di svolta molto significativo.

Non è solo l’euro ad essere irreversibile, ma l’Europa stessa come istituzione a non poter tornare indietro. Il combinato disposto tra il Next Generation Eu e il quadro finanziario pluriennale 21-27 ha portato ad una dotazione complessiva di strumenti comunitari per la ripresa per un totale di 1800 mld di euro, sono circa 7 volte i fondi che furono stanziati per il Piano Marshall. Questa è un’iniezione nel sistema dal potenziale dirompente.

Quali sono le sfide che l’Europa può e deve giocare con un ruolo da protagonista?  E’ possibile rinvenire quattro assi strategici. Il primo riguarda la materia ambiente e vede l’Europa impegnata nel raggiungimento di obiettivi di decarbonizzazione e del conseguire la neutralità climatica nel 2050. Il secondo punto cardine riguarda le scelte di politiche industriali e la concorrenza. Il terzo è un tema di potenziamento politico, un’Europa più forte può assumere un ruolo da protagonista nello scacchiere geopolitico internazionale. In ultimo, l’opportunità di guardare al mediterraneo con un approccio più aperto e moderno.

In questo quadro articolato si inseriscono i piani nazionali di ripresa e resilienza. Il PNRR per l’ammontare delle risorse mobilitate è certamente il più rilevante e abbiamo una irripetibile opportunità di rilancio per riportare il nostro paese verso un sentiero di sviluppo sostenibile e duraturo attraverso riforme e investimenti.

Affinché il piano non rappresenti una sommatoria di progettualità bensì un manifesto del progetto paese in grado di guidare verso il futuro il modello economico e sociale è necessario rafforzare il monitoraggio. Abbiamo bisogno di sentinelle autorevoli e indipendenti per non sprecare neanche un euro in arrivo nel nostro paese. Il nostro futuro si gioca in buona misura qui ed ora", conclude.

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