26 Marzo 2021
Inps (foto Lapresse)
Addio a Quota 100: il 31 dicembre di quest’anno è fissata la scadenza della misura e difficilmente verrà riconfermata. Cosa succederà, quindi al sistema pensionistico italiano? Ecco le ipotesi.
L’ipotesi al momento più quotata ed appoggiata anche dai sindacati: il sistema prevede di poter andare in pensione dopo 41 anni di contributi per tutti i tipi di professione.
Il sistema consente di uscire dal lavoro al compimento dei 64 anni di età e 38 di contributi: in questo caso sarebbe da decidere la percentuale del taglio dell’assegno la cui scadenza naturale resterebbero i 67 anni.
E’ legata, in particolare, ai lavori usuranti tenendo conto delle difficoltà del mercato del lavoro e consente di uscire a 62 anni con 30 anni di contributi.
Al momento il ministro del Lavoro Andrea Orlando non sembra avere fretta, dando giustamente priorità alla riorganizzazione degli ammortizzatori per il lavoro, vista la scadenza, a luglio, del blocco dei licenziamenti. Comunque vada i problemi da risolvere sulla riforma pensionistica sembrano derivare da due differenti fronti: da un lato l’Unione europea, fortemente legata alla Riforma Fornero e per questo scettica verso qualsiasi possibile modifica di riforme che trattino il tema del pensionamento anticipato, dall’altra i sindacati, costretti dieci anni fa, in piena emergenza, ad accettare le nuove regole imposte dal governo Monti. Il punto di incontro sembra essere quota 41. I sindacati chiedono di ridurre l’età dai 67 anni della Legge Fornero a 64, un punto che sembra però trovare la piena ostilità del Governo, e garantire Quota 41 per tutti i lavoratori.
Non è solo Quota 100 l’unica forma di pensione anticipata in scadenza nel 2021: scade anche Opzione donna, la scelta opzionale per le lavoratrici che consente di uscire a 35 anni di contribuzione ed a 58 anni di età per le subordinate, 59 anni per le autonome. Oltre che Ape sociale, sussidio erogato in attesa del raggiungimento dell'età pensionabile rivolto ai contribuenti di entrambi i sessi che hanno compiuto 63 anni e hanno raggiunto tra i 30 e i 36 anni di contributi. Facilmente anche queste due esperienze verranno archiviate.
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