29 Gennaio 2025
 
									Ci hanno pensato la Fondazione Corriere della Sera e le Edizioni Rogas a rimettere in circolazione in maniera robusta gli scritti del teorico e del militante attivo del disarmismo italiano Carlo Cassola. La Fondazione con il prezioso volume a cura di Alba Andreini: Carlo Cassola e il Corriere della Sera. 1953-1984 di ben 870 pagine, e una ricca e articolata introduzione della stessa Andreini; la Rogas con un volume più agile dal titolo Contro le armi e inserito nella collana ‘Gli irregolari’, dove sono stati pubblicati scritti di Montanelli, Flaiano, Pasolini e ora Cassola. Nel ponderoso volume pubblicato dalla Fondazione non si trovano solo gli scritti disarmisti, quelli verranno dopo e appartengono ad una stagione ben precisa, i tardi anni Settanta del secolo scorso; ci sono sezioni con scritti di critica letteraria, ma anche di materiali più creativi: racconti brevi soprattutto, di taglio ed argomento diversi. Contro le armi si compone invece, solo di una selezione di scritti rigidamente antimilitaristi montati in maniera tale da formare un vero e proprio saggio coerente, e come tale si offre alla lettura. I pacifisti, e quanti hanno preso coscienza delle devastazioni e della barbarie della guerra in Ucraina, in Medioriente e in altre parti del globo, troveranno in questi libri idee, critiche, proposte concrete che rafforzeranno le loro convinzioni. Li renderanno, con maggiore determinazione, avversari di quella che si è rivelata la sciagura “artificiale” più tragica della condizione umana contemporanea. Lo scrittore, noto cantore delle esistenze umili, delle vite semplici e dimesse, si schiera contro eserciti, armi di sterminio, industria bellica, ricerca per fini di distruzione di massa, alleanze militari, preoccupato seriamente della minaccia che corre il genere umano, e diventa una delle voci pacifiste più autorevoli della cultura italiana ed internazionale. Impedire che la trasmissione della fiaccola della vita si interrompa è il compito che si era assunto propugnando il disarmo, pur nell’incomprensione e l’isolamento dei suoi amici letterati e delle istituzioni pubbliche. Attraverso i romanzi morali e allegorici, i saggi, gli articoli su quotidiani e riviste, le conversazioni pubbliche, e persino fondando una Lega per il Disarmo e un giornale, Cassola si impegnerà in questa nobile battaglia fino a quando la salute glielo permetterà. La riproposizione di questi libri mostra la tragica attualità del suo pensiero, e quanto sia profondo il senso della lezione morale che ci ha lasciato.
Di Angelo Gaccione
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