Domenica, 07 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Il “Ritratto di Pierre Edouard Baranowski” di Amedeo Modigliani: il bohémien geniale

Secondo l’artista "La vita è un dono, dei pochi ai molti, di coloro che sanno e che hanno a coloro che non sanno e che non hanno"

13 Maggio 2023

Il “Ritratto di Pierre Edouard Baranowski” di Amedeo Modigliani: il  bohémien geniale

“Ritratto di Pierre Edouard Baranowski”  è un dipinto a olio su tela 62,2 x 40,6 cm realizzato nel 1918 dal pittore italiano Amedeo Clemente Modigliani (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920) celebre per i suoi sensuali nudi femminili e per i ritratti caratterizzati da volti stilizzati, colli affusolati e sguardo spesso assente.


Si formò in Italia, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906. La città francese era all'epoca la capitale europea delle avanguardie artistiche e in Francia entrò in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob, Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine e altri. A Parigi frequentò anche importanti scrittori e poeti, come - ad esempio - Giuseppe Ungaretti. In Francia conobbe  la pittrice Jeanne Hébuterne, destinata a divenire sua compagna di vita oltre che musa per i suoi dipinti.


Artista bohémien, Modigliani non disdegnò certo il bere e l'uso di sostanze nocive, andando così a compromettere la sua instabile salute fisica già minata dalla tubercolosi, che infatti lo portò alla morte all'età di soli trentacinque anni, proprio all'apice del suo successo. È sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise(il celebre “cimitero dei poeti” sito  nella capitale francese) insieme alla sua compagna Jeanne Hébuterne che, incinta del loro secondo figlio, si suicidò solo due giorni dopo la sua morte.


Il soggetto del dipinto é Pierre-Edouard Baranowski detto “Barà”, androgino pittore polacco frequentatore dei cafè di Parigi.


Il primo proprietario del dipinto fu Leopold Zborowski, scrittore e poeta anch’egli polacco nonché uno dei più importanti mercante d’arte moderna del XX secolo (al quale Modigliani fece un famoso ritratto). Il dipinto fu acquistato nel 1937 dai collezionisti inglesi Sir Robert e Lady Sainsbury e si trova oggi  presso un collezionista privato.


«La vita è un dono, dei pochi ai molti, di coloro che sanno e che hanno a coloro che non sanno e che non hanno.» scrisse l’artista nella dedica ad una delle sue modelle preferite.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x