15 Settembre 2025
Soda Caustica Fonte: CasaeGiardino
Invece di servirgli l’acqua dopo cappuccio e brioche nel bicchiere si è trovato la soda caustica che, inavvertitamente, ha ingerito. È successo sabato mattina in un bar di Monza, ma la notizia è stata diffusa solo nella tarda mattinata di oggi, lunedì 15 settembre, direttamente dall’Ats Brianza che ha eseguito i rilievi. L’uomo, le cui generalità sono ancora ignote, era seduto in un bar della città insieme alla moglie. Ora è ricoverato in terapia intensiva con ustioni a bocca e gola.
Una coppia stava facendo colazione, non l’uomo appena ha iniziato a sorseggiare quella che si pensava fosse acqua, si è sentito male. Ha avvertito un forte bruciore alla bocca e alla gola. Immediato l’allarme ai soccorsi, con l’arrivo dell’ambulanza e il trasporto urgente al pronto soccorso del San Gerardo di Monza. L’uomo è ora ricoverato nel nosocomio di via Pergolesi in terapia intensiva.
Nel locale sono arrivati subito gli ispettori della Struttura sicurezza alimentare del Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian) di Ats Brianza, che hanno eseguito i rilievi previsti e raccolto le prime informazioni utili alla ricostruzione della dinamica. È stato inoltre disposto il sequestro del contenitore di detergente coinvolto nell’episodio, con segnalazione all’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio.
La soda caustica, chimicamente nota come idrossido di sodio, è una sostanza altamente corrosiva utilizzata in ambito industriale e nelle pulizie professionali. Nei bar e ristoranti è spesso presente nei detergenti per lavastoviglie, grazie alla sua potente azione sgrassante e igienizzante.
L’ingestione provoca ustioni chimiche gravi a bocca, gola, esofago e stomaco. I sintomi possono includere dolore intenso, difficoltà nella deglutizione, vomito con sangue, eccessiva salivazione e, nei casi più gravi, perforazione dell’esofago o dello stomaco.
Il trattamento ospedaliero richiede interventi tempestivi: lavanda gastrica con abbondante acqua, somministrazione di antiacidi per neutralizzare la sostanza e terapia di supporto per prevenire choc e complicazioni respiratorie. Il ricovero in terapia intensiva garantisce un monitoraggio costante delle funzioni vitali. La prognosi dipenderà dalla quantità ingerita e dalla rapidità dell’intervento.
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