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Bayesian, 1 anno fa l’affondamento, criminologo Carbone al GdI: “Evento causato da interessi esterni, casseforti aperte e MI6 coinvolta pista viva”

Per il criminologo Federico Carbone, l'affondamento del Bayesian, avvenuto 1 anno fa, fu un qualcosa legato ad "interessi esterni che abbiano contribuito a determinare quella catena di eventi". Inoltre, per quanto riguarda le casseforti, afferma che "l’ipotesi che siano state aperte e poi fatte sparire informazioni cruciali non può essere esclusa", come anticipato dal Giornale d'Italia

19 Agosto 2025

Bayesian, 1 anno fa l’affondamento, criminologo Carbone al GdI: “

A 1 anno dall’affondamento del Bayesian, lo yacht Perini Navi a bordo del quale morirono 7 persone tra cui il magnate inglese Mike Lynch, il criminologo Federico Carbone sostiene che non si sia trattato solo di errore umano, ma di un disegno in cui interessi esterni hanno avuto un ruolo determinante. Inoltre, ambienti vicini al mondo militare avrebbero confermato al criminologo la pista secondo cui sarebbe stata presente l’MI6 e le casseforti sarebbero state aperte e svuotate, come anticipato dal Giornale d’Italia.

Bayesian, 1 anno fa l’affondamento, criminologo Carbone al GdI: “Evento causato da interessi esterni, casseforti aperte e MI6 coinvolta pista viva”

Intervistato dal Giornale d'Italia, il criminologo Federico Carbone ricorda come l’informativa ufficiale della Guardia Costiera non basti a spiegare l'affondamento del Bayesian: “L'informativa di 42 pagine della Capitaneria individua nell’errore umano la causa primaria del disastro. Ma attenzione: da criminologo so che ci sono disattenzioni che non nascono dal nulla. Alcuni passaggi lasciano pensare che non tutto sia frutto di casualità. Quando errori così gravi si concatenano, diventa legittimo domandarsi se esistano interessi esterni che abbiano contribuito a determinare quella catena di eventi. In altre parole: non possiamo escludere che qualcuno abbia avuto convenienza a far sì che quelle disattenzioni diventassero fatali”.

Un’analisi dura, che mette in discussione la versione sinora accreditata e sposta l’attenzione su possibili interferenze o pressioni esterne. Secondo Carbone, troppe falle operative si sono concentrate nello stesso momento, lasciando spazio all’ipotesi di una regia nascosta.

Il criminologo si sofferma anche sulle casseforti di bordo, che, come anticipato dal Giornale d’Italia, sarebbero già state aperte e svuotate: “La questione delle casseforti a bordo, mai chiarita ufficialmente, non è semplice suggestione. Negli ultimi mesi ambienti vicini al mondo militare hanno confermato che la pista seguita dall’MI6 fosse tutt’altro che infondata. Se davvero all’interno vi erano supporti sensibili, l’ipotesi che siano state aperte e poi fatte sparire informazioni cruciali non può essere esclusa. È uno scenario scomodo, certo, ma proprio per questo inquietante: perché quando in gioco ci sono dati di valore strategico, la linea che separa l’incidente dall’operazione mirata può essere molto sottile”.

Naufragio Bayesian, “casseforti aperte, pc, hard disk e memorie esterne già portate via, servizi segreti all’interno del relitto pochi giorni dopo l’affondamento

Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini dalle esclusive de Il Giornale d'Italia, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/703309/naufragio-bayesian-casseforti-aperte-pc-hard-disk-e-memorie-esterne-gia-portate-via-servizi-segreti-allinterno-del-relitto-pochi-giorni-dopo-laffondamento-retroscena.html

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