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Inchiesta urbanistica Milano, contestata a Catella consulenza da €138k a Scandurra per progetto P-39 di riqualificazione Pirellino da €3mld e 60k mq

Scandurra, membro della Commissione Paesaggio, avrebbe ricevuto "incarichi remunerati" per il suo sì ai progetti. Secondo i magistrati, l'architetto avrebbe ricevuto almeno 138.000 euro da Coima per la consulenza sul progetto di riqualificazione, denominato 'P39', da 3 miliardi di euro per un'area di 60mila metri quadrati

17 Luglio 2025

Inchiesta urbanistica Milano, contestata a Catella consulenza da €138k a Scandurra per progetto P-39 di riqualificazione Pirellino da €3mld e 60k mq

Pirellino progetto P-39 Fonte: Urbanfile

Sono 74 gli indagati nell'inchiesta sull'urbanistica che coinvolge la Procura di Milano e la Guardia di Finanza, con la richiesta di 6 misure cautelari: 2 agli arresti domiciliari e 4 in carcere. Tra i nomi figurano l’assessore Giancarlo Tancredi, il magnate dell'immobiliare Manfredi Catella, e l'ex presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni. Le accuse contro quest'ultimo sono gravi: avrebbe cercato di creare un piano regolatore "ombra", caratterizzato da "alte parcelle". Nonostante il suo ruolo pubblico, infatti, riceveva incarichi da privati, influenzando l’ente a favore degli interessi dei costruttori impegnati nei principali progetti urbanistico-edilizi della città. Ma quello che fa più rumore sarebbe un incarico da 138mila euro per una consulenza tecnica finisce al centro dell’inchiesta urbanistica che scuote Milano. Contestata all’imprenditore Manfredi Catella la scelta dell’architetto Scandurra per il progetto P-39, maxi-riqualificazione del Pirellino da 3 miliardi di euro e 60mila metri quadrati.

Inchiesta urbanistica Milano, contestata a Catella consulenza da €138k a Scandurra per progetto P-39 di riqualificazione Pirellino da €3mld e 60k mq

La richiesta di custodia cautelare descrive anche un "eversivo degenerare della Commissione per il paesaggio", strumentalizzata dalla parte politica, soprattutto da Tancredi, in sintonia con il sindaco Sala e il direttore generale Christian Malangone, per favorire gli interessi privati di gruppi finanziari e sviluppatori attivi a Milano. Secondo i pm, questa situazione si inserisce in un quadro di "corruzione circolare", mascherata da azione amministrativa esterna apparentemente regolare.

Tra le società coinvolte, troviamo nomi noti come Lendlease, EuroMilano, Hines, Coima (di Catella), ma anche società pubbliche come Atm e Rfi. Secondo i pm Petruzzella, Filippini e Clerici, l’assessore Tancredi avrebbe favorito e sostenuto questo conflitto d’interessi, come risulta da una delibera proposta dallo stesso assessore che ha conferito "il patrocinio gratuito del Comune" allo Studio Marinoni per il progetto "Nodi e Porte Metropolitane Milano 2050". Questo piano, che ha ricevuto il sostegno del Comune, mirava a una "speculazione edilizia su vasta scala", orchestrata da Marinoni e Tancredi, attraverso una pianificazione dettagliata di grandi aree del territorio milanese.

Marinoni, infatti, portava avanti questo progetto con una "attività privata", dietro pagamento di "alte parcelle", agendo nella doppia veste di pubblico ufficiale e professionista, contrattando con i gruppi finanziari e sviluppatori più quotati. Tancredi, dal canto suo, "riceveva gli investitori nei suoi uffici per partecipare alle trattative" e, fidandosi dell'appoggio del sindaco Sala, suggeriva "accordi" per giustificare l’interesse pubblico degli interventi edilizi. L’assessore, inoltre, si attivava per "motivare" i funzionari comunali a esprimere pareri favorevoli sui progetti, nonostante le preoccupazioni per l'impatto delle volumetrie e dell’altezza proposte.

I magistrati puntano l’attenzione su 9 punti della città interessati da "intensiva speculazione edilizia": Cascina Gobba, San Donato, Baggio, Fiorenza, Famagosta, Linate, Opera, Assago e Figino. Il conflitto d'interessi per Marinoni coinvolge anche il progetto relativo allo stadio Meazza e alle aree limitrofe del quartiere San Siro, in quanto la società J+S di Pella è specializzata nella realizzazione di strutture sportive e aveva ottenuto l’appalto per la ristrutturazione delle scuderie de Montel, destinate a diventare un complesso termale davanti allo stadio.

Il progetto del "Pirellino" è al centro di un'altra accusa contro Tancredi, che avrebbe "abusato dei poteri di assessore". L’accusa sostiene che l'assessore abbia "indotto" la Commissione Paesaggio a cambiare il suo parere sul progetto di Catella e Boeri, da negativo a favorevole, minacciando di compromettere le relazioni se non fosse stato approvato. Con il presunto coinvolgimento del sindaco Sala, che sarebbe stato contattato da Boeri, Tancredi avrebbe esercitato pressioni su Marinoni affinché il parere della Commissione fosse favorevole, garantendo così il via libera a un progetto che avrebbe soddisfatto gli interessi economici di Catella e Boeri.

Secondo l’accusa, Tancredi, "facendo proprie le richieste di Catella e Boeri", avrebbe fatto pressioni su Marinoni, che a sua volta avrebbe ottenuto, a seguito di "ripetute pressioni", il via libera da parte della Commissione il 5 ottobre 2023. L’assessore, inoltre, è accusato di “induzione indebita a dare o promettere utilità”, per aver promosso gli interessi privati di Catella e Boeri.

Il progetto del "Pirellino" è anche al centro di un'accusa di corruzione che coinvolge Catella, Marinoni e l’architetto Alessandro Scandurra. Scandurra, membro della Commissione Paesaggio, avrebbe ricevuto "incarichi remunerati" per il suo sì ai progetti. Secondo i magistrati, l'architetto avrebbe ricevuto almeno 138.000 euro da Coima e non si sarebbe astenuto quando si parlava di grandi progetti, come quello del "Pirellino" o di Porta Romana, quest'ultimo in discussione insieme ad un accordo sugli scali ferroviari. Un progetto di riqualificazione, denominato 'P39', da 3 miliardi di euro per un'area di 60mila metri quadrati.

Scandurra è anche accusato di corruzione per aver ricevuto almeno 279.000 euro dal gruppo Bluestone di Andrea Bezziccheri. Secondo gli inquirenti, Scandurra avrebbe piegato la sua funzione di pubblico ufficiale, influenzando le decisioni su progetti già sotto inchiesta o a processo, come "Hidden Garden" di piazza Aspromonte e le "Park Towers" di via Crescenzago.

Infine, l'ex presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni, è accusato di corruzione per aver favorito i progetti proposti dallo studio di architettura Acpc, in cambio di compensi. In particolare, Marinoni avrebbe orientato la Commissione Paesaggio verso l’approvazione dei progetti “I Portali Gioia 20” e “Tortona 25”, ricevendo in cambio 12.300 euro come parte di un accordo.

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