16 Luglio 2025
Liliana Resinovich e Sebastiano Visintin (fonte: Facebook)
Una nuova perquisizione è stata effettuata ieri mattina, 15 luglio, nell'abitazione di Sebastiano Visintin, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della moglie Liliana Resinovich. La notizia è stata confermata dall'avvocato di Visintin, Paolo Bevilacqua.
Secondo quanto reso noto dalle forze dell'ordine, gli accertamenti disposti dalla pm Ilaria Iozzi, titolare del fascicolo, si sono concentrati sui macchinari presenti nell'appartamento di via Verrocchio, con un'analisi anche sul consumo di energia elettrica di tali dispositivi, oltre a un approfondimento sul materiale utilizzato da Visintin per l'affilatura dei coltelli. Alla perquisizione ha partecipato una delle componenti del collegio difensivo di Visintin.
L'avvocato Bevilacqua ha dichiarato che il suo assistito ha sempre garantito la massima collaborazione e ha spiegato di non essere sorpreso dalla decisione di eseguire una nuova perquisizione, sebbene si sia dichiarato dispiaciuto per il fatto che la Procura stia rivalutando elementi già acquisiti in precedenti fasi delle indagini. Bevilacqua ha anche precisato che si tratta della quarta volta che gli investigatori perquisiscono l'abitazione di Visintin.
In una precedente perquisizione a casa di Visitin, lo scorso 9 aprile, erano stati sequestrati un maglione giallo, un paio di guanti in pile e oltre 700 arnesi, tra cui coltelli, forbici e cesoie. L'uomo svolgeva l'attività di arrotino in casa, da qui la presenza dei vari utensili.
Uno degli obiettivi della Procura è di effettuare ulteriori verifiche sull'attività di arrotino che Visintin aveva riferito di aver svolto la mattina del 14 dicembre 2021, giorno della scomparsa della moglie, nel laboratorio di via Donadoni, ora non più in suo possesso. Alla perquisizione hanno partecipato agenti della Squadra Mobile, della polizia scientifica e due consulenti della Procura.
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