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Omicidio Liliana Resinovich, emersi 5 hard disk del marito Sebastiano Visintin, dentro foto della moglie con presunto amante Claudio Sterpin

Nella cartella "Modigliani" vi sarebbero foto risalenti a oltre vent’anni fa, tra cui alcune che ritraggono Liliana e Claudio Sterpin insieme

20 Giugno 2025

Cadavere trovato a Trieste, si tratta di Liliana Resinovich: il fratello l'ha riconosciuta

fonte: Twitter @storie_italiane

Una cartella di immagini e video, appartenente al marito Sebastiano Visitin e custodita per anni in 5 hard disk, potrebbe gettare nuova luce sulla morte di Liliana Resinovich. Denominata “Modigliani”, la cartella è stata ritrovata solo pochi giorni prima dell’incidente probatorio fissato per il 23 giugno, durante il quale verrà sentito Claudio Sterpin, 86 anni, amico intimo della donna. Secondo quanto emerso, l'86enne sarebbe stato un amante della donna e nella cartella Modigliani vi sarebbero proprio delle foto dei due, scattate dal marito. Foto che potrebbero fornire un movente a Visintin.

Omicidio Liliana Resinovich, emersi 5 hard disk del marito Sebastiano Visintin, dentro foto della moglie con presunto amante Claudio Sterpin

Liliana Resinovich era scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022, in un parco vicino alla sua abitazione a Trieste. Il corpo era stato rinvenuto in due sacchi neri, con la testa infilata in buste di plastica. Una modalità che inizialmente aveva fatto pensare a un suicidio, ipotesi poi rimessa in discussione da una seconda perizia medico-legale richiesta dai familiari, che ha riaperto le indagini con l’ipotesi di omicidio volontario.

Unico indagato resta il marito, Sebastiano Visintin. Secondo quanto riportato, Visintin avrebbe affidato cinque hard disk a un amico poco prima di Natale, dunque nei giorni successivi alla scomparsa della moglie. “Disse che contenevano foto personali e non voleva che finissero in giro”, avrebbe raccontato l’uomo. Proprio in uno di questi dispositivi è stata rinvenuta la cartella "Modigliani", al cui interno vi sarebbero foto risalenti a oltre vent’anni fa, tra cui alcune che ritraggono Liliana e Claudio Sterpin insieme a una manifestazione sportiva organizzata nel 2003 dal Marathon, l’associazione presieduta dallo stesso Sterpin.

Altra immagine significativa sarebbe quella scattata il 1° gennaio 2013: immortalerebbe Sterpin mentre si prepara al tradizionale tuffo di Capodanno a Barcola. Potrebbe trattarsi di una coincidenza legata alla passione fotografica di Visintin, oppure di un indizio che suggerisce una conoscenza pregressa — e forse sorveglianza — del presunto “rivale”. Un elemento in aperta contraddizione con quanto sostenuto da Visintin, che ha sempre negato di conoscere Sterpin o di sospettare una relazione con sua moglie.

Gli inquirenti dovranno ora chiarire la natura di quei materiali: si tratta di fotografie raccolte casualmente o di documenti consapevolmente nascosti per anni? E soprattutto, perché affidarli a un amico in un momento così delicato?

Secondo la versione fornita da Sterpin, lui e Liliana si conoscevano da molto tempo per via della comune passione per la corsa e si sarebbero. Si incontravano ogni martedì — lui aveva bisogno di una mano per stirare le camicie — e avevano deciso, stando al suo racconto, di andare a vivere insieme pochi giorni dopo la scomparsa della donna. Una versione sempre smentita da Visintin, che parla piuttosto di un legame platonico, frutto di un’illusione coltivata da Sterpin.

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