L’Italia piange i femminicidi della Terry del Vigentino a Milano, di Stefania Camboni a Fregene, di Ilaria Sula a Roma, di Samia Bent Rejab Kedim a Udine. Ma è davvero un peccato che temi seri e importanti come la sicurezza delle città, la violenza di genere, gli omicidi o i femminicidi vengano strumentalizzati dalla politica e dai media distorcendo la realtà senza tenere conto della verità oggettiva rappresentata dai numeri. I numeri dell’Istat, del ministero dell’Interno e delle prefetture che smentiscono la narrazione propagandistica e morbosa sollevata da questa o quella parte. Da tanti anni, ad esempio, la vulgata contro chi è al governo, sia esso di destra, di centro o di sinistra, racconta di omicidi e femminicidi a raffica, con l’Italia trasformata in una sorta di Far West in preda a scorribande di immigrati pericolosissimi e di uomini violenti dediti al patriarcato.
Femminicidi, in Italia nessun boom e patriarcato, fenomeno in continuo calo, nel 2024 morti 206 uomini e 113 donne
Il ministero dell’Interno, qualche settimana fa, ha presentato i numeri 2024 relativi agli omicidi volontari in Italia: 319, di cui 206 uomini e 113 donne. Cifre bassissime, rispetto, ad esempio, all’anno 1991, quando gli omicidi in Italia erano a quota 1916, o, avvicinandosi ai tempi nostri, al 2015, con 475 omicidi sulla Penisola e 145 donne uccise. O al 2016, con 408 omicidi di cui 152 donne. Insomma, in Italia non c’è un crescendo di femminicidi, anzi, al contrario, il fenomeno è in calo (erano stati 120 nel 2023, e 130 nel 2022).
Chi commette gli omicidi? Gli italiani si attestavano al 68% nel 2023, e sono saliti al 73% nel 2024. Gli stranieri, che rappresentano appena il 9% della popolazione in Italia, risultavano autori del 32% degli omicidi nel 2023 e del 27% nel 2024: quindi sono sempre certamente troppi gli omicidi compiuti da stranieri, tenuto conto della piccola rappresentanza rispetto al totale di persone sul territorio italiano, ma pure questo trend è in diminuzione.
Insomma, nonostante da anni si facciano convegni e corsi sul data journalism, se ne continuano a leggere e a sentire di tutti i colori sul boom di omicidi tra le mura domestiche, sui femminicidi, sul disagio dilagante. E, invece, bisognerebbe sempre tenere in tasca questi dati, soprattutto per controbattere ai nostalgici dei ruggenti anni dell'immediato dopoguerra (4.021 omicidi all'anno in media), o dei “formidabili”, per citare Mario Capanna, anni 70 (1.600-1.700 omicidi all'anno tra terrorismo, malavita e guerre delle mafie). Anche se la Nazionale di calcio vince i Mondiali in Spagna, il picco di morti ammazzati in Italia negli ultimi 50 anni lo si raggiunge proprio nel 1982 con 1.983 omicidi.
Quindi, riassumendo, l’Italia del 2025 è uno dei paesi col minor tasso di omicidi in Europa, e con una tendenza generalizzata in calo sia per omicidi, sia per femminicidi, sia per stranieri che li commettono. Esattamente tutto il contrario di quanto viene raccontato da molti media, e della percezione che i cittadini italiani hanno perciò in questi mesi, bombardati da narrazioni faziose.
Milano, reati in discesa: delitti in calo del 10% nel 2024 rispetto al 2023
Un po’ la stessa cosa sta accadendo a Milano. Che, per motivi tutti da riportare alla conquista della poltrona di sindaco (le elezioni tra due anni, con Beppe Sala non più ricandidabile), è dipinta in questi ultimi mesi come una novella Gotham city invasa dai maranza, con furti, rapine e omicidi all’ordine del giorno. Ma è davvero così?
Secondo i dati forniti dalla Prefettura di Milano, i delitti nel capoluogo lombardo sono calati da 144.864 nel 2023 a 134.178 nel 2024, con una riduzione complessiva dei reati del 10%. In particolare, i furti in abitazione sono diminuiti del 19,57%, mentre quelli con destrezza hanno registrato un calo del 17,48%. Anche rapine e reati informatici hanno subito contrazioni significative: le truffe online, ad esempio, sono passate da 1.581 casi nel 2023 a 1.176 nel 2024.
In crescita, invece, gli arresti: 7.604, oltre mille in più rispetto al 2023, mentre le denunce hanno raggiunto quota 29.422. Inoltre, 2.500 cittadini stranieri sono stati destinatari di provvedimenti di espulsione, con 520 rimpatri eseguiti, in aumento rispetto all’anno precedente. E gli omicidi volontari? Erano stati ben 30 nel 1999, per poi scendere a 14 nel 2011, a otto nel 2023, e, nei primi otto mesi del 2024, appena uno.
Perciò, pure nel caso di Milano, la realtà è assolutamente migliore rispetto allo storytelling. Basti pensare che negli anni 70-80, quelli della Banda Vallanzasca, di Francis Turatello, di Epaminonda il Tebano, del clan dei Catanesi e del terrorismo rosso e nero, la media milanese di omicidi era di circa 150 ogni 12 mesi. Ma è chiaro che il percepito ormai conti più della verità dei fatti. Una verità che in pochi hanno ancora voglia di andare a cercare.
Di Claudio Plazzotta