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Obbligo vaccino HPV in Puglia, Corte Costituzionale respinge ricorso del governo contro legge regionale "illegittima": fascia 11-25 anni vincolata al siero contro papilloma virus

Il promotore della norma Pier Luigi Lopalco (PD) nega che la legge pugliese introduca, di fatto, un obbligo vaccinale: "Si tratta di una legge che non impone, ma informa", ha dichiarato

17 Aprile 2025

Obbligo vaccino HPV in Puglia, Corte Costituzionale respinge ricorso del governo contro legge regionale "illegittima": fascia 11-25 anni vincolata al siero contro papilloma virus

Fonte: LaPresse

La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso presentato dal governo Meloni contro la legge regionale pugliese n.22 del 30 maggio 2024, ritenuta "illegittima" per l'introduzione dell'obbligo vaccinale HPV nella fascia di giovani tra gli 11 e i 25 anni. Secondo il parere della Corte, la legge rientra nella competenza legislativa regionale in materia di sanità e istruzione e sono stati confutati i punti portati avanti dal governo secondo cui la norma, al contrario, violava le norme generali sull'istruzione (Costituzione, art.117), il diritto all'istruzione e all'uguaglianza (Costituzione, articoli 3 e 34) e le norme europee sulla protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679).

Obbligo vaccino Papilloma virus in Puglia, Corte Costituzionale respinge ricorso del governo per legge regionale "illegittima": 11-25enni vincolati a siero HPV 

Il governo Meloni aveva presentato un ricorso presso la Corte Costituzionale in relazione alla legge regionale pugliese n.22 del 30 maggio 2024 che introduce l'obbligo vaccinale contro il Papilloma virus per la fascia 11-25 anni, tenuti a presentare la documentazione relativa alla vaccinazione anti-HPV o la dichiarazione di rifiuto o la partecipazione ad un colloquio informativo per poter accedere ai vari gradi di istruzione. Secondo il governo, tale legge violava: le norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni (art. 117 della Costituzione); il diritto all'istruzione e all’uguaglianza (articoli 3 e 34 della Costituzione); le norme europee sulla protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679). Con la sentenza n. 48/2025 la Corte di Cassazione ha però ritenuto infondate e inammissibili le obiezioni del governo circa l'illegittimità della norma per violazione di leggi costituzionali ed europee. Secondo la Consulta, la legge pugliese rientra nella competenza legislativa regionale in materia di sanità e istruzione.

L'europarlamentare e promotore della norma, Pier Luigi Lopalco (PD) ha commentato la sentenza negando il fatto che la norma pugliese introduca, di fatto, un obbligo vaccinale: "Si tratta di una legge che non impone, ma informa. E lo fa nel pieno rispetto dei principi costituzionali e della normativa europea in materia di protezione dei dati personali", ha affermato, "auspicando" che la "Puglia possa diventare un esempio per tutto il paese".

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