Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Ercolano (Napoli), arrestati Vincenzo d'Angelo e Raffaele Boccia per esplosione fabbrica abusiva di fuochi d'artificio in cui morirono 3 persone

Nell'incidente del 18 novembre scorso morirono le gemelle 26enni Aurora e Sara Esposito e il 18enne Samuel Tafciu impiegati in nero nell'azienda abusiva

04 Aprile 2025

Ercolano (Napoli), arrestati Vincenzo d'Angelo e Raffaele Boccia per esplosione fabbrica abusiva di fuochi d'artificio in cui morirono 3 persone

Fonte: X@pleporace

Il tribunale di Napoli ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Vincenzo D'Angelo, 31 anni, e Raffaele Boccia, 64 anni all'interno delle indagini sulla responsabilità dell'esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio avvenuta lo scorso 18 novembre in via Patacca ad Ercolano. Nell'incidente persero la vita 3 impiegati a nero della fabbrica, le due gemelle 26enni Aurora e Sara Esposito e il 18enne Samuel Tafciu.

Ercolano (Napoli), arrestati Vincenzo d'Angelo e Raffaele Boccia per esplosione fabbrica abusiva di fuochi d'artificio in cui morirono 3 persone

Sono stati arrestati su decisione del Tribunale di Napoli Vincenzo D'Angelo, 31 anni, e Raffaele Boccia, 64 anni all'interno dell'indagine sui fatti legati all'esplosione il 18 novembre scorsodi una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio ad Ercolano in cui morirono 3 impiegati in nero: le due gemelle 26enni Aurora e Sara Esposito e il 18enne Samuel Tafciu.

Le accuse sono diverse. D'Angelo è accusato di "omicidio volontario con dolo eventuale, fabbricazione di esplosivi non convenzionali e non riconosciuti di tipo pirotecnico e sfruttamento di manodopera in spregio alla normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro", a lui è stato disposto il carcere. Boccia invece è finito ai domiciliari indagato in concorso per i reati di "fabbricazione di esplosivi non convenzionali e non riconosciuti di tipo pirotecnico". Già in carcere invece dal novembre scorso, otto giorni dopo l'esplosione, il 38enne Pasquale Punzo, proprietario della struttura a cui sono stati imputati gli stessi reati di D'Angelo.

Sul luogo dell'esplosione in via Patacca a Ercolano sono stati ritrovati dei botti inesplosi risultati legati a una una società pirotecnica di San Giuseppe Vesuviano, gestita di fatto da Boccia il quale aveva venduto illecitamente tali botti a D'Angelo e Punzo senza registrarne i movimenti. Sempre a loro due Boccia avrebbe venduto anche elevati quantitativi di perclorato di potassio e polvere di alluminio, seppur a conoscenza del fatto che questo materiale sarebbe stato utilizzato per la fabbricazione di esplosivi non convenzionali di tipo pirotecnico.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x