28 Marzo 2025
Fonte: Facebook
Dopo la morte di Simonetta Kalfus a seguito di una sepsi avvenuta dopo la liposuzione effettuata dal dottor Carlo Bravi, i Carabinieri del Nas hanno sequestrato la sala operatoria del chirurgo.
Il blitz nello studio medico del chirurgo Carlo Bravi in zona Cinecittà a Roma ha portato al sequestro della sala operatoria. I Carabinieri del Nas, su disposizione della procura della Repubblica di Roma, sono giunti al sequestro dello studio medico privato dove era stato effettuato l'intervento di liposuzione a Simonetta Kalfus, la donna di 62 anni, morta il 18 marzo scorso, a distanza di 12 giorni dall'operazione. Il sopralluogo è durato circa sei ore. Secondo quanto è emerso dall'autopsia, la 62enne è deceduta a seguito di una sepsi post operatoria, diffusasi rapidamente agli organi vitali.
Nel registro degli indagati sono iscritti tre medici, uno dei quali è il chirurgo che praticò la liposuzione su Kalfus, il dottor Carlo Bravi. Assieme a quest'ultimo anche un anestesista amico della donna che la accompagnò nella struttura e infine un medico dell'ospedale di Pomezia, dove la sessantaduenne inizialmente si era recata dolorante e dalla quale era stata rimandata a casa con una terapia antibiotica. Fu l'amico anestesista della donna, poiché i dolori peggioravano, ad accompagnarla all'ospedale Grassi di Ostia. Qui il ricovero in rianimazione il 14 marzo, quattro giorni dopo il decesso: troppo grave la sepsi che si era diffusa senza lasciarle via di scampo.
Il chirurgo che ha effettuato l'intervento in una struttura privata di Roma, in uno studio in zona Tuscolana, era già stato condannato un anno fa per lesioni in seguito a un intervento di lifting al seno. La denuncia è scattata dopo la denuncia della figlia della vittima.
"Dire che sono disperato per quanto accaduto è dire poco", afferma Carlo Bravi, il chirurgo estetico che ha operato Simonetta Kalfus mentre era in corso l'ispezione del Nas. Quanto alle condizioni mediche precipitate della paziente, prova a difendersi: "Chi lo dice che le cose siano andate così? È uscita solo la versione della Procura. Ci sono comunque le indagini in corso".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia