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Mezzanego, messi i sigilli nell'appartamento dove si è sentita male la neonata morta dopo un rigurgito

La procura di Genova ha disposto alcuni accertamenti. La bimba era già stata rianimata dal medico del 118, ma all'ospedale Gaslini era giunta in condizioni disperate

11 Febbraio 2025

Mezzanego, messi i sigilli nell'appartamento dove si è sentita male la neonata morta dopo un rigurgito

Dove prima c'era un fiocco rosa per annunciare il lieto evento, adesso ci sono i sigilli dell’autorità giudiziaria. Non ce l’ha fatta  la bimba di appena 40 giorni soccorsa a Mezzanego (entroterra di Genova) giovedì scorso in arresto cardiaco. La piccola, che era stata rianimata dai soccorritori, si è spenta dopo due giorni di agonia all’ospedale Gaslini di Genova. Sulle cause che hanno portato al malore e alla sua morte però, la Procura ha aperto una indagine. Il corpicino della piccola adesso è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Questa mattina verrà deciso se e a chi affidare l’incarico per una autopsia. 

È giovedì mattina quando la neonata si sente male. La bimba è sola in casa insieme alla mamma. Il papà è a lavoro. Quello che accade è la donna a spiegarlo agli inquirenti subito dopo il soccorso alla figlia, ma gli accertamenti ora riguardano proprio gli attimi antecedenti il malore. La madre - è stata lei stesso a raccontarlo ai carabinieri - tiene in braccio la piccola mentre la sta allattando. All’improvviso la neonata ha un rigurgito e poco dopo perde i sensi. La mamma si spaventa e chiama subito il marito, che rientra a casa. Quando l'uomo entra nell’appartamento si accorge che la situazione è drammatica e chiama subito i soccorsi. I volontari della Croce Bianca di Mezzanego, che hanno la sede a due passi, arrivano nell’appartamento in pochi istanti e iniziano le manovre di rianimazione. Il cuore della  è fermo.

Poco dopo arriva anche il medico del 118 ma anche i carabinieri. Per un’ora i soccorritori ripetono le manovre sul corpicino della piccola e il cuore, miracolosamente, ricomincia a battere. A questo punto, la centrale dell’emergenza, chiede l’intervento anche dell’elicottero dei vigili del fuoco per accompagnare la piccola al pronto soccorso del Gaslini nel minor tempo possibile. Quando la bimba giunge all’ospedale pediatrico, le sue condizioni sono disperate. Il cuore della piccola ha un altro arresto, ma i medici riescono nuovamente a rianimarla. Poi viene trasferita nel reparto di terapia intensiva, dove morirà nella notte di sabato. Nel frattempo però, i carabinieri hanno ascoltato a lungo la madre della bimba e poi ancora la nonna materna. La piccolina era venuta al mondo nel giorno di Natale, con qualche giorno d’anticipo rispetto alla scadenza della gravidanza. Un regalo enorme per i suoi genitori, che l’aspettavano tanto. Una gioia spazzata via all’improvviso dopo appena quaranta giorni.

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