06 Febbraio 2025
È rimasto schiacciato sotto il peso di un thruster, vale da dire una speciale elica di governo di cui sono dotate le grosse imbarcazioni, del peso di due tonnellate e mezzo, Lorenzo Bertanelli il carpentiere di 36 anni di Marina di Massa, morto in porto a Genova mentre lavorava su uno yacht nel Bacino due delle riparazioni navali. L’operaio, insieme ad altri due colleghi, lavorava per la ditta toscana Mecline, che aveva in subappalto da Amico &Co alcuni lavori sul maxi yacht Aquarius, lungo 92 metri e di proprietà di Steve Wynn, fondatore di una catena di resort a Las Vegas.
Ieri mattina, intorno alle 11.40 aveva appena smontato la maxi elica di governo che si trova sotto la chiglia della nave, sotto la poppa, e la stava calando grazie a un sollevatore quando per ragioni che sono al momento oggetto di indagini, il propulsore è scivolato dalla sella del sollevatore inclinandosi e travolgendolo mentre si trovava su un ponteggio mobile in metallo alto circa 2 metri e mezzo. Il peso del thruster ha sfondato le assi del ponteggio e trascinato con sé il giovane carpentiere. Sotto choc il collega, illeso, che era sul ponteggio insieme a lui e che per questo è stato trasportato in codice verde all’ospedale Galliera. A terra a poco distanza un altro operaio che ha visto la scena. Secondo quando riferito agli inquirenti dal medico legale il trentaseienne è stato colpito alle gambe al torace ma soprattutto alla testa. Quando i medici del 118 sono arrivati sul posto insieme ai militi della Croce Verde Genovese hanno cercato a lungo di rianimarlo, ma è morto poco dopo.
Il sostituto procuratore Stefano Puppo è accorso sul posto per un primo sopralluogo. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo al momento contro ignoti. Gli investigatori hanno raccolto la testimonianza dei due colleghi della vittima che hanno confermato la dinamica a loro dire inspiegabile. Ulteriori informazioni potrebbero arrivare dalle telecamere di sorveglianza dell’Ente Bacini che il presidente Alessandro Terrile ha messo immediatamente a disposizione degli inquirenti. L’area dove è avvenuto l’incidente è stata sequestrata così come una parte del maxi yacht, sui cui fra l’altro alloggiavano alcuni marittimi alle dipendenze del proprietario.
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