17 Dicembre 2024
La guardia di finanza di Savona, dopo un’indagine economico-finanziaria, ha denunciato i gestori di un’azienda agrituristica per aver messo in vendita quantitativi di olio extravergine di oliva in misura superiore alla limitata capacità dei terreni coltivabili nella loro disponibilità. Le indagini, svolte dalla compagnia di Albenga, sotto l’egida della Procura della Repubblica di Savona, sono state condotte alla luce del recente protocollo d’intesa stipulato con le Fiamme Gialle a livello centrale, nell’ambito della più ampia strategia nazionale adottata dal legislatore, volta a salvaguardare i prodotti enogastronomici e le eccellenze agroalimentari italiane.
In particolare, le attività di polizia giudiziaria hanno permesso di appurare come l’impresa finita nei guai avesse acquistato ingenti partite di olio di oliva comunitario, quantificate in circa 18.000 litri; il prodotto acquistato, veniva venduto imbottigliato ed etichettato con simboli e riferimenti al Made in Italy, nonché all’indicazione geografica protetta (Igp) riferibile all’olio taggiasco. All’esito dell’azione operativa, i due imprenditori titolari dell'azienda agrituristica sono stati segnalati all’autorità giudiziaria che, condividendo il quadro investigativo fornito dalla fiamme gialle, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dei presunti responsabili della frode che dovranno essere giudicati avanti al Tribunale di Savona per la violazione delle fattispecie previste dall’articolo 515 del codice penale (frode nell’esercizio del commercio).
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