27 Novembre 2024
Giancarlo Comi (fonte LaPresse)
Il professor Giancarlo Comi è morto all'età di 76 anni per un malore improvviso mentre parlava ad un convegno. Lui era uno dei principali esperti di sclerosi multipla e proprio l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica è stata tra i primi a esprimere "profondo dolore" per la scomparsa del docente. "Comi era figura di spicco nel campo delle neuroscienze e instancabile pioniere nella ricerca neurologica - commenta Aisla - ha dedicato la sua vita alla comprensione e al trattamento delle malattie neurologiche, lasciando un segno indelebile nella medicina moderna".
Comi era Professore Onorario di Neurologia dell’Università Vita Salute San Raffaele e Direttore scientifico di “Human Brains”, il progetto che la Fondazione Prada dedica dal 2020 alle neuroscienze. Ha dedicato la sua vita alla comprensione e al trattamento delle malattie neurologiche, concentrandosi in particolare sulla sclerosi multipla.
Nel 2004 fondò l'Istituto di Neurologia sperimentale presso l'Irccs San Raffaele, centro che ha diretto fino ad oggi. Dal 2013, come presidente della European Charcot Foundation, ha supportato e guidato ricerche sulla sclerosi multipla, ricoprendo nello stesso anno anche il ruolo di co-presidente della Progressive Multiple Sclerosis Alliance e dell'Industry Forum. Questi ruoli gli hanno permesso di coordinare le forze scientifiche, accademiche e industriali per accelerare lo sviluppo di trattamenti per la sclerosi multipla progressiva.
"Nel corso della sua illustre carriera - scrive Aisla in una nota - Comi ha ricoperto la presidenza di importanti società scientifiche italiane e internazionali, tra cui la European Neurological Society. Non sono mancati riconoscimenti prestigiosi come il Charcot Award della MS International Federation, l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano nel 2016 e il titolo di Ufficiale della Repubblica italiana per meriti scientifici nel 2018. Socio onorario di diverse società neurologiche europee e internazionali, tra cui la Società francese di neurologia, la Società rumena di neurologia e la Spanish Society of Neurology, Comi è stato un instancabile promotore della collaborazione e dell'eccellenza nel campo della neurologia".
Ha pubblicato oltre 1.000 articoli scientifici, dimostrando la rilevanza delle sue ricerche a livello globale. Organizzatore e relatore di oltre 600 convegni, ha contribuito alla diffusione delle più recenti scoperte scientifiche in tutto il mondo. Con la sua scomparsa "la comunità perde non solo un grande scienziato, ma anche un mentore e una guida per le future generazioni di neurologi e ricercatori. Comi - conclude la nota - lascia un'eredità straordinaria fatta di innovazione, dedizione e visione, che continuerà a ispirare tutti coloro che lavorano per migliorare la vita delle persone affette da malattie neurologiche".
Quando si è diffusa la notizia della sua morte improvvisa, numerosi utenti hanno effettuato ricerche sul web per capire se potesse esserci una correlazione tra il malore improvviso, il conseguente decesso e le tre dosi di vaccino Covid fatte dal professore, alla luce dei numerosi studi in materia e del notevole aumento dei casi negli ultimi anni.
"Perdiamo non solo un riferimento nell'ambito delle neuroscienze, che tutti ci invidiavano, ma anche una mente brillante, visionaria, illuminata, che avrebbe continuato ad arricchire il mondo della ricerca e dell'innovazione", ha scritto la Lega italiana per la ricerca sulla malattia di Huntintong.
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