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Telegram, Pavel Durov cambia le policy della piattaforma: cederà IP e numeri telefonici alle autorità quando richiesto

A meno di un mese dall’arresto, Pavel Durov annuncia nuovi termini contrattuali con un post sulla sua piattaforma

24 Settembre 2024

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Fonte: LaPresse

Il CEO di Telegram, Pavel Durov, cambia le policy della piattaforma di sua proprietà: cederà gli indirizzi IP e i numeri telefonici registrati sull’app di messaggistica alle autorità competenti, qualora richiesto nel corso di legittime verifiche legali. Così il creatore di Telegram (insieme al fratello Nikolai) a meno di un mese dall'arresto in Francia è dovuto scendere a compromessi ed oggi ha pubblicato sul suo social un post in cui comunica il cambiamento di policy nei termini di contratto del servizio fornito dalla piattaforma social. Lo scopo, come dichiara lo stesso Durov, è scoraggiarne l’uso criminale.

Telegram cambia la politica del "0 byte di dati degli utenti a terze parti, governi compresi"

Si tratta di un cambiamento significativo della precedente politica intorno alla quale gravitava l’attività della piattaforma: "ad oggi, abbiamo divulgato 0 byte di dati degli utenti a terze parti, governi compresi", si leggeva, almeno fino a poche ore fa, sul sito web. Per questo Pavel Durov, il fondatore russo di Telegram, è stato arrestato la sera del 24 agosto in Francia nell'ambito di un'indagine su reati legati alla pornografia infantile, al traffico di droga e alle transazioni fraudolente sulla piattaforma. È stato poi rilasciato il 29 agosto ma con l'obbligo di presentarsi in una caserma due volte a settimana. Da oggi invece, con l’impiego dell’intelligenza artificiale e di un team di moderatori, Telegram ha iniziato a nascondere i contenuti problematici dai risultati di ricerca per prevenire abusi. Nel 2018, il Cremlino aveva già tentato di bloccare Telegram, non riuscendo a chiudere il servizio.

Di seguito riportiamo la traduzione del contenuto del post pubblicato da Durov:

"La ricerca su Telegram è più potente rispetto ad altre app di messaggistica perché consente agli utenti di trovare canali pubblici e bot. Sfortunatamente, questa funzionalità è stata abusata da persone che hanno violato i nostri Termini di servizio per vendere beni illegali.

Nelle ultime settimane, un team dedicato di moderatori, sfruttando l'intelligenza artificiale, ha reso la ricerca su Telegram molto più sicura. Tutti i contenuti problematici che abbiamo identificato nella ricerca non sono più accessibili. Se riesci ancora a trovare qualcosa di pericoloso o illegale nella ricerca su Telegram, segnalacelo tramite @SearchReport.

Per scoraggiare ulteriormente i criminali dall'abuso della ricerca su Telegram, abbiamo aggiornato i nostri Termini di servizio e l'Informativa sulla privacy, assicurandoci che siano coerenti in tutto il mondo. Abbiamo chiarito che gli indirizzi IP e i numeri di telefono di coloro che violano le nostre regole possono essere divulgati alle autorità competenti in risposta a valide richieste legali.

☝️ Queste misure dovrebbero scoraggiare i criminali. La ricerca su Telegram è pensata per trovare amici e scoprire novità, non per promuovere beni illegali. Non permetteremo che malintenzionati mettano a repentaglio l'integrità della nostra piattaforma, che offre servizi a quasi un miliardo di utenti.".

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