16 Settembre 2024
Fonte: LaPresse
Ulteriori sviluppi sull’inchiesta per corruzione in Liguria a carico dell’imprenditore 84enne Aldo Spinelli, il quale va a patteggiamento come i suoi due coimputati, l’ex governatore della regione Giovanni Toti e l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Accusato anche lui di corruzione impropria, Spinelli trova l’accordo per il patteggiamento con i pm per una condanna a 3 anni e 3 mesi di carcere più una confisca dei beni per un valore di 400mila euro. Tali accuse sono state contestate a Spinelli per aver pagato con 74 mila euro, tra il 2021 ed il 2023, i favori che ha ricevuto da Toti il quale, facendo pressione su Signorini, gli avrebbe garantito un iter privilegiato in alcune pratiche portuali, come la ormai famosa proroga di 30 anni della concessione dell’area Rinfuse. Soldi versati da Spinelli ai comitati elettorali di Toti rispettando formalmente la legge sul finanziamento dei partiti ma sotto ai quali, ha sostenuto l’accusa, vi erano accordi corruttivi che hanno permesso all’imprenditore di ottenere pratiche alle quali aveva comunque diritto (corruzione impropria). Spinelli ha anche patteggiato per aver corrotto direttamente Signorini con regali e benefit per un valore di 400 mila euro, tra cui 22 fine settimane a Montecarlo tutto a sue spese, comprese le giocate al casinò.
Stamane i legali di Spinelli erano in Procura per chiudere l’accordo: nell’ultimo giorno possibile, a poche ore dalla scadenza dei termini, Aldo Spinelli ha seguito i passi dei suoi due coimputati Giovanni Toti e Paolo Emilio Signorini, trovando l’accordo per il patteggiamento con i pm Federico Manotti e Luca Monteverde. In base all’intesa raggiunta dai sui avvocati Alessandro Vaccaro, Andrea Vernazza e Francesca Pastore, Spinelli sconterà una pena di 3 anni e 2 mesi, che gli permetterà di chiedere l’affidamento in prova e di evitare il carcere. In più si vedrà confiscare 400mila euro, la cifra sequestrata dalla Guardia di Finanza dopo l’arresto dello scorso 7 maggio nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha travolto la Liguria. Con la decisione di Spinelli si chiude il procedimento che in poco più di tre mesi ha portato i tre imputati al giudizio immediato per corruzione nell’esercizio delle funzioni (quella che viene definita in gergo 'corruzione impropria') e finanziamento illecito ai partiti. "Avremmo voluto affrontare il dibattimento certi di dimostrare nei fatti l’innocenza di Aldo Spinelli", hanno dichiarano i legali, "ma la prospettiva di affrontare, peraltro come unico imputato, un processo che si sarebbe protratto per anni, su consiglio dei difensori ha fatto prevalere la volontà primaria del nostro assistito di preservare le aziende e la famiglia del danno mediatico che ne sarebbe derivato". "Per questa ragione", concludono, "seppur a malincuore Aldo Spinelli ha deciso di accettare la proposta di patteggiamento avanzata dalla Procura che, nel contempo, riconosce che tutte le pratiche amministrative oggetto del procedimento penale siano state corrette e legittime nel rispetto dell’interesse pubblico".
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