19 Aprile 2024
Fonte: profilo Instagram @monstromarcoluis
Marco Luis, per tutti "il mostro". Era soprannominato così per via della sua impressionante e massiccia muscolatura, talmente scolpita che le vene sembravano esplodere fuori dal corpo. Era perché, Marco Cesar Aguiar Luis è morto a Colonia all'età di 46 anni, ignote ancora le cause tutte da chiarire. La conferma dell'avvenuto decesso è arrivata direttamente dalla moglie che adesso dovrà sbrigare tutta la procedura burocratica per riportarlo a casa e per poter celebrare il funerale. Ma non sarà una cosa velocissima, il che rende ancora più dolorosa tutta questa vicenda: "Era nel suo paradiso, Marco ha sempre fatto quel che amava. Era una persona umile e non ha mai fatto del male a nessuno" prosegue la neo-vedova.
Oltre ad essere il "più pompato di sempre", come amava definirsi, era anche coach, motivatore online e influencer. La sua era diventata una sorta di palestra virtuale sul mondo grazie al discreto numero di follower che lo seguivano da ogni parte; erano circa 25mila gli affezionati che facevano tesoro dei suoi video e dei suoi preziosi consigli. L'improvvisa morte ha destato parecchia curiosità sulla causa che ha potuto scatenare il decesso ed infatti quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non risultano informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse. Una dettaglio sul quale la moglie ha chiesto massimo riserbo: "Ringrazio tutti per i messaggi d'affetto e di incoraggiamento. Chiedo comprensione in questo momento difficile e, per cortesia, rispetto"
Marco Luis era orinario dell'isola vulcanica di Terceira, facente parte nell'arcipelago delle Azzorre, ed a causa di alcuni problemi fisici congeniti che gli impedivano anche di fare sport (che era comunque riuscito a superare) aveva avuto un passato difficile. Averli superati ha rappresentato quel riscatto sociale da mostrare come un trofeo. È stato lui stesso a parlarne in un video che intitolò: Da disabile a vincitore, una storia di motivazione e di superamento delle sfide bella vita.
"Sono nato con problemi fisici che mi rendevano impossibile fare sport e all'età di 20 anni, quando ho iniziato a fare Judo, ho subito capito che la mia passione erano i muscoli. Con l'aiuto di mio padre abbiamo realizzato pesi in cemento e ho iniziato ad allenarmi a casa. Ed è a casa che mi sono sempre allenato, acquistando poco a poco pesi e macchine, e oggi, dopo 26 anni, ho una palestra con il minimo indispensabile".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia