11 Aprile 2024
Fonte: imagoeconomica
Sono tante le ipotesi che si stanno facendo per cercare di capire quali siano le cause dell'incidente a Suviana. Una tragedia che ha provocato finora cinque morti e sulla quale, almeno in queste ore, non si riesce a venirne a capo. La procura di Bologna ha aperto un'inchiesta per disastro e omicidio colposi, e quello che importa capire è in che modo sia scaturita l'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi. Ecco alcune ipotesi.
Tra le ipotesi per l'incidente di Suviana ci sono alcuni problemi alla turbina o al trasformatore. Questo nasce dal fatto che l'esplosione è nata durante la messa in esercizio della turbina, una fase delicata che precede il collaudo vero e proprio. Quanto accaduto sarebbe legato alla manutenzione straordinaria e non a un problema strutturale. Ed è su questo che si stanno concentrando gli esperti.
Secondo quanto dichiarato da Aldo Fiori, professore ordinario di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia dell'Università Roma Tre, "l'intervento di manutenzione straordinaria sulla turbina potrebbe far pensare che il problema possa riguardare questo tipo di impianto. Alla turbina potrebbero far pensare anche le venute d'acqua importanti".
La turbina avrebbe fatto un rumore strano poco prima dell'esplosione, simile a un quello di un grosso motore fuori giri, anche se ovviamente non è certo che tutte le cause della strage provengano da qui. L'esplosione improvvisa e le fiamme hanno devastato l'ottavo piano, a 40 metri di profondità.
Il danno pare essere stato di natura meccanica. La deflagrazione potrebbe esser venuta anche dal gruppo dell’alternatore o da un’altra componente elettrica. Si tratta di un'ipotesi alternativa, che potrebbe essere sostenuta dal fatto che uno dei soccorritori ha dichiarato: "È scoppiato l'alternatore al piano [meno] 8", ma il –8 dovrebbe essere il piano in cui si trova la turbina, mentre l'alternatore si troverebbe più in alto. Altre ipotesi che girano, ma meno papabili, sono quelle relative alla fuga di gas e al cortocircuito.
Francesco Ballio, professore di Ingegneria Idraulica del Politecnico di Milano, aggiunge un'altra ipotesi: "Esempio, i tecnici stavano facendo una saldatura e c'erano delle bombole con del materiale infiammabile che sono esplose. È uno scenario che potrebbe avvenire in qualsiasi cantiere, con l'aggravante che qui è avvenuto in una centrale a pozzo".
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