11 Aprile 2024
Fonte: imagoeconomica
Il bilancio dei morti relativo alla strage di Suviana sale tristemente a cinque. I soccorritori, che già nella serata di ieri erano scesi al piano -10, a 30 metri di profondità per recuperarli, hanno trovato altri due cadaveri. Due nuovi morti che si vanno ad aggiungere agli altri tre già accertati, vale a dire Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase e Mario Pisani. Intanto, la procura di Bologna ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposi. Questi i reati ipotizzati dai pm in merito all'esplosione della centrale idroelettrica, dove hanno perso la vita tre operai e dove ancora si cercano due dispersi.
"La quarta vittima è stata recuperata al piano nove, uno dei piani allagati dalla prima giornata. È stata individuata e disincastrata dalle macerie", ha riferito Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco per l'Emilia-Romagna. "I quattro dispersi - ha aggiunto - non lavoravano tutti nello stesso punto. Tre lavoravano nello stesso punto e uno no. Ci fa pensare - ha concluso - di ritrovare anche le altre tre persone che stiamo cercando".
Dopo la messa in sicurezza della centrale idroelettrica, i soccorritori si sono avventurati fino al piano -10, per cercare tracce dei dispersi di cui non si hanno notizie da giorni. Si tratta di un piano nel quale non avevano ancora messo piede. È stata fondamentale la messa in sicurezza di una condotta che rischiava, in caso di rottura di una valvola, di far travolgere i soccorritori dall'acqua.
Una turbina è esplosa al piano -8 dell'impianto, il crollo ha travolto almeno 12 tecnici, che lavoravano su adeguamenti della centrale. I dispersi accertati fino a stamattina erano Vincenzo Garzillo, Adriano Scandellari, Alessandro D’Andrea, Paolo Casiraghi e per i Vigili del fuoco, nonostante le operazioni, era difficile recuperarli. "Con le torce siamo riusciti a farci un quadro piuttosto preciso. Sparsi ovunque c’erano i rottami della turbina, calcinacci e interi blocchi calcestruzzo. Deve essere stata un’esplosione violentissima visto come erano ridotti gli ambienti", ha detto Giovanni Cirmi, che guida i sommozzatori.
"Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea", aveva già detto prima Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco.
L'inchiesta intanto dovrà far luce sulle cause che hanno portato all'esplosione della centrale durante il collaudo. Oggi a Bologna e in regione ci sarà uno sciopero di otto ore per protestare contro le morti sul lavoro.
C'è chi accomuna l'esplosione nella centrale a quella della Costa Concordia. Lo ha detto il responsabile nazionale servizio sommozzatori dei vigili del fuoco Giuseppe Petrone: "Uno degli interventi più difficili della mia carriera - dice -. Qualcosa di simile l'ho visto solo dopo il disastro della Costa Concordia. Si procede al tatto, nel buio e sott'acqua. Si cammina in acqua e, oltre a residui di olio e fanghi, troviamo anche i resti dell'esplosione, lastre di calcestruzzo, tondini in ferro".
Enel Green Power, a seguito del grave incidente occorso nella centrale di Bargi (BO), ha istituito un fondo immediato di due milioni di euro per consentire alle persone coinvolte e alle loro famiglie di far fronte alle prime necessità e urgenze. Fin dalle prime ore dell’accaduto, Enel Green Power si è adoperata per fornire assistenza attraverso l’invio sul posto e presso gli ospedali dove sono ricoverati i feriti di un team di psicologi, la messa a disposizione di camere d’albergo e sostegno logistico per inuclei famigliari coinvolti. Enel Green Power sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia